CARPI – Un avversario spigoloso e ben organizzato in difesa, un arbitraggio inadeguato per la categoria e un portiere superlativo (Gibertini), hanno fermato il Parma sullo 0-0. Alibi che si aggiungono alle assenze di Miglietta, Ricci e Longobardi, infortunatosi nel primo tempo alla caviglia sinistra per un pestone ricevuto da un avversario, e ad un gol annullato a Guazzo, sempre nel primo tempo, per un fuorigioco molto dubbio (le immagini Sky non chiariscono del tutto). Scusanti che però non giustificano l’atteggiamento confusionario dei crociati nel primo tempo che non hanno mai inquadrato lo specchio della porta (tiri fuori misura di Musetti due volte e Corapi), anche se in difesa Lucarelli e compagni non hanno corso alcun pericolo.
La ripresa è stata diversa, il Parma ha avuto le sue occasioni per passare in vantaggio con Guazzo, Lucarelli e Melandri ma ha trovato sempre i guanti e i piedi di Gibertini, il migliore in campo; oltre ad una difesa arcigna, che ha potuto contare sull’apporto di tutta la squadra, con 10 giocatori dietro la linea della palla. Un vero e proprio catenaccio, tant’è che dopo un pericoloso sinistro dal limite di Martina (alto di poco), la Virtus Castelfranco ha rinunciato ad attaccare, pensando solo a non prenderle.
Il Parma ha alzato il baricentro e il ritmo, grazie anche all’esclusione di Baraye, in giornata no, inghiottito dalla retroguardia avversaria. Gli ingressi di Lauria e Melandri, infatti, hanno rivitalizzato l’attacco gialloblù, e questo getta dei dubbi sulle scelte iniziali dell’allenatore.
Il nervosismo finale, provocato dalle scellerate decisione arbitrali (10 gialli e 2 rossi) che ha letteralmente perso il controllo della gara, palesando una grave mancanza di personalità, non giustifica le manate di Guazzo sul corpo di Laruccia e il conseguente cartellino rosso, dopo la segnalazione del guardalinee. Discorso differente per il rosso a Sowe, la cui seconda ammonizione è apparsa veramente esagerata, seppur il regolamento sia dalla parte dell’arbitro che ha interpretato la situazione con un fiscalismo militare, cosa che non aveva fatto in situazione precedenti.
Polemiche a parte – che alla fine hanno coinvolto anche alcuni tifosi di entrambe le squadre, in tribuna centrale – il Parma torna da Carpi con un pareggio striminzito, che conferma le difficoltà dell’ultimo periodo e la forma precaria di alcuni giocatori.
Serve una scossa, serve un trascinatore che al momento sembra nascondersi (Baraye?), un giocatore in grado di sbloccare partite come quella odierna. Il primato in classifica è saldo, ma l’Altovicentino ha rosicchiato due punti andando a vincere sul campo del San Marino. Mercoledì si torna di nuovo in campo, al Tardini arriva il Legnago. Non ci saranno Cacioli (oggi ammonito, era diffidato), Guazzo e Sowe (squalificati), e probabilmente anche Longobardi. (Lorenzo Fabetti)
(Nella foto tratta dal profilo Facebook del Parma Calcio 1913 il gol annullato a Guazzo per fuorigioco)