Non cambia atteggiamento Francesco Guidolin, neanche alla vigilia della sfida contro il Siena, fanalino di coda. Poco prima dell'allenamento di rifinitura a Pescia il tecnico ha tenuto la consueta conferenza stampa, anche se in questo caso si è tratta di una tele-conferenza.
“Il modulo? Ci ho pensato e ci sto pensando con i miei giocatori e con i miei collaboratori. Speriamo d’aver individuato quello giusto. Siamo preparati su più cose, ma come diciamo sempre non sarà il sistema il fattore decisivo. Domani – spiega Guidolin – affrontiamo una squadra che fa della disperazione, e della spensieratezza, uno dei propri punti di forza. Se vogliono credere alla salvezza devono buttare il cuore oltre l’ostacolo. Dobbiamo essere pronti da un punto di vista nervoso ad affrontare una squadra che ha l’obbligo di vincere. Non sarà facile”. La certezza è il rientro del cileno Jimenez che molto probabilmente agirà alle spalle di due punte (Crespo e Biabiany?). “Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, posso dire che in questo periodo in cui Jimenez si è dovuto fermare, ha quanto meno potuto lavorare molto. E’ arrivato che non aveva una condizione perfetta. Quindici giorni non sono tantissimi, ma noi ne abbiamo bisogno subito. Mi auguro che il lavoro mirato che ha fatto, con serietà, ci dia dei frutti perché abbiamo bisogno di un giocatore con le sue caratteristiche”.
Nelle intenzioni di tecnico e società il mini ritiro di Pescia dovrebbe servire a diffondere un’altra dose di tranquillità dopo l’importante vittoria di domenica scorsa contro la Sampdoria. “Noi siamo sempre stati abbastanza sereni, perché abbiamo sempre cercato di perseguire un obiettivo comune. E’ anche vero che nell’ultimo periodo stava affiorando un certo nervosismo, però noi non abbiamo mai pensato più in là delle nostre forze, non abbiamo fatto voli di fantasia e non abbiamo illuso nessuno. Conosciamo le nostre capacità e questo ci ha sempre dato una certa dose di serenità. Per quanto riguarda il ritiro qua a Pescia, ammettiamo anche che ci sia un po’ di scaramanzia e speriamo che questo posto porti fortuna”. Infine la squalifica di Lanzafame: “C’è rimasto male – ha detto Guidolin – com’è normale che sia. Lui afferma di non aver bestemmiato”.