Sembra ieri ed invece sono passati già 16 anni da quel 5 giugno in cui a Madonna di Campiglio il Giro, anzi il ciclismo non sarebbe stato più lo stesso, subendo una delle pugnalate più forti di sempre con la discussa sospensione di Marco Pantani per ematocrito alto. La corsa rosa ritorna per la prima volta sul luogo del misfatto e il successo ottenuto il 4 giugno dal Pirata viene rievocato oggi dallo spagnolo Mikel Landa dell’Astana che sullo spiazzo di Patascoss vince la quindicesima tappa, la Marostica-Madonna di Campiglio di 165 km (quasi 4000 metri di dislivello), davanti a Trofimov (Katusha), Contador, sempre più maglia rosa e padrone del Giro, e al compagno Fabio Aru, apparso poco brillante nel finale. Domani giorno di riposo, ma nell’ultima settimana, a meno di clamorosi stravolgimenti, si lotterà per le piazze d’onore.
Per il quarto arrivo in salita torna il bel tempo, ottimo per ammirare meglio i panorami di giornata, così come ha fatto Luca Dodi, inviato speciale di Sportparma e sempre al volante dell’auto di Vito Mulazzani, responsabile della sicurezza: “Oggi ho avuto la conferma che i paesaggi del Trentino sono i più belli di tutti. So che il Giro tornava in un luogo particolare per la sua storia però onestamente non ricordo bene di persona quei giorni, o quanto meno sono quei fatti che non mi piacciono tenere a memoria, meglio ricordare solo ciò che era stato fatto in bici da Pantani. E proprio sulla salita finale ho visto un tizio curioso, vestito con un body completamente blu ed una bandiera australiana. Ecco, era abbastanza inguardabile! Infine ecco una foto della compagnia parmigiana al Giro. Ciao a tutti”.
(Nella foto da dx: Vittorio Adorni, Luca Dodi, Alice Montali e Giorgio Dattaro)