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Calcio Serie A

Guidolin incassa la fiducia di Ghirardi: Non abbiamo alcuna intenzione di cambiare

Guidolin incassa la fiducia di Ghirardi: Non abbiamo alcuna intenzione di cambiare

Guidolin sì o Guidolin no? Vista la crisi nera nella quale è sprofondata la squadra crociata che, dall'ultima giornata di campionato del 2009 ad oggi, ha racimolato solo due punti in nove gare, la panchina del tecnico veneto inizia a scricchiolare.

C’è da dire che nel post gara di ieri l’ad Pietro Leonardi ha rassicurato l’ambiente, confermando in pieno la fiducia al mister, ma si sa che, a volte, in questo ambiente non tutto ciò che si pensa si dice. Fiducia sì, ma a termine e, in caso di un altro risultato non positivo con la Sampdoria, non diventerebbe impossibile un cambio di panchina da parte della società, per cercare di dare uno scossone alla squadra. A pagare sarebbe, come in tantigli altri casi, la persona che si è dimostrata in un anno e mezzo di servizio al club ducale, un vero patrimonio di esperienza, l’uomo della rinascita del Parma, colui che ha riportato la squadra in serie A e che ha chiuso il 2009 con il quarto posto in classifica. C’è da dire che Guidolin, in questo ultimo mese e mezzo, ha dovuto fare i conti con diverse grane: in primis, un mercato invernale che gli ha sottratto un numero considerevole di giocatori, da Mariga ad Amoruso, quest’ultimo uno dei crociati più in forma del girone d’andata, senza dimenticare l’impoverimento quantitativo del centrocampo dopo le partenze di Budel, Cordova e Manzoni. In secondo luogo, i tanti, imprevisti e gravi infortuni: uno su tutti quello di Dzemaili, che ha costretto il tecnico crociato a scelte tattiche obbligate e che, rimasti in tre gli effettivi del reparto mediano, non ha dato la possibilità di rifiatare a uomini di corsa come Morrone e Galloppa, compromettendo forma fisica e lucidità in partita. Infine, notizia fresca di giornata, i dissapori con Cristian Panucci (sta per rescindere con il Parma) che potrebbero spiegare l’involuzione del settore arretrato che, in un mese e mezzo, ha incassato quasi la metà dei gol di tutto il girone d’andata.

Sarà solo un caso, ma gli unici due punti guadagnati in questo momento crisi dagli uomini di Guidolin, con Udinese e con Inter, coincidono proprio con l’assenza dell’ex giallorosso. Insomma, prima di pensare alla sostituzione in panchina del tecnico di Castelfranco Veneto, bisognerebbe valutare le condizioni nelle quali sta operando in questo periodo. E in caso, sostituirlo con chi? I nomi che girano in questo momento non sono molti e francamente, nemmeno altisonanti: si parla di Giancarlo Camolese, ex Torino, Reggina, Vicenza e Livorno, lasciato a piedi da Cairo dopo che lo scorso campionato non è riuscito a salvare il Torino dalla B. Si ipotizza su un ritorno di Cagni, ancora sul libro paga del Parma, ma il feeling con la città, dopo la disastrosa partenza della scorsa stagione, non è dei migliori. Infine, il colpo sensazionale che farebbe riaffiorare alla memoria dei tifosi momenti indimenticabili, potrebbe essere il ritorno, dopo 14 anni, di Nevio Scala, indubbiamente nel cuore di tutto il popolo gialloblù, ma l’ultima panchina del tecnico padovano risale al 2004, ben sei anni fa, quella dello Spartak Mosca. Nel pomeriggio di oggi sul sito internet della società sono apparse poche righe in cui vengono riportare le parole del presidente Tommaso Ghirardi che conferma la piena fiducia all’allenatore. “Non abbiamo alcuna intenzione di cambiarlo”.


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