Il Torino e poi l’Inter. Due partite decisive per il futuro del Parma e di Roberto Donadoni che oggi, durante la consueta conferenza stampa pre partita, ha parlato delle insidie della sfida di domani sera in Piemonte. Una partita completamente diversa rispetto a quella di cinque mesi fa quando le due squadre si giocarono l’accesso all’Europa League. Poi le disavventure estive hanno ribalto il verdetto del campo e creato ferite profonde tra le due società, ma oggi il tecnico, che ha aperto l’allenamento di rifinitura a stampa e tifosi per circa 30 minuti (presenti 4 giornalisti e 4 tifosi), ha preferito parlare solo degli aspetti tecnici. Ecco le sue dichiarazioni:
PRESSIONI ESTERNE: “I risultati fanno la differenza dal punto di vista psicologico. Dobbiamo essere più bravi possibile concentrandoci sulle cose da fare e non sentire la pressione esterna. Bisogna rimanere concentrati sul momento che stiamo vivendo, tutto il resto è dispersivo”.
CASSANO: “E’ sempre stato positivo. Sta trasmettendo al gruppo un certo tipo di serenità, come è normale che sia; credo che giocatori forti come lui devono capire quando è il momento di dare qualcosa in più”.
GLI INFORTUNATI: “Abbiamo un paio di giocatori in dubbio (Acquah e De Ceglie), l’allenamento di domani mattina sarà importante per fare alcune verifiche. Siamo un po’ contati, dovremo fare di necessità virtù come sempre. Non direi che la formazione la fa il medico. Anche se è vero che, quando si riducono un po’ ai minimi termini le possibilità di scegliere, tutto si complica. Troppi infortuni? Sono tutte storie, quelle dei singoli giocatori, che hanno un pregresso e abbiamo cercato di gestire in un certo modo. Comunque, non dipende dalla tipologia degli allenamenti”.
GLI EX AMAURI E MOLINARO: “Sono contento per quello che stanno facendo, sono due professionisti seri. Non sono invidioso che siano andati al Torino”.
RIFINITURA A PORTE APERTE: “Non abbiamo mai nascosto nulla. Non ho problemi a far vedere gli allenamenti anche a bordo campo. Se abbiamo fatto allenamenti a porte chiuse e’ anche vero che in altri le porte erano aperte e non c’era nessuno. Non ho bisogno di ricorrere a mezzucci, mi piace essere chiaro e trasparente”. (dopo 30 minuti però lo stesso Donadoni ha chiesto a giornalisti e tifosi di lasciare il centro sportivo di Collecchio ndr.)
IL TORINO: “Sarà una gara completamente diversa rispetto all’ultima volta (sono solo tre i reduci di quella sfida, Mirante, Gobbi e Cassano ndr.). Altre cose non mi interessano. Ora mi interessa solo porre l’attenzione su quello che è il nostro campionato che ora vive un momento di grandissima difficoltà e che vogliamo in tutti i modi cercare di sovvertire”.
TUTTI IN RITIRO: “Ci sono dei momenti in cui ci sono delle necessità, non sono mai delle imposizioni. Si cerca sempre di arrivare a queste soluzioni con logica.
Ieri la squadra ha cenato qui poi sono andati a dormire a casa. Non è una misura punitiva. C’è la voglia da parte di tutti di invertire rotta ma senza fasciarsi la testa. Solo stando insieme si può uscire da questa situazione.”.
BELFODIL AL 100%: “Belfodil ha risolto tutti i problemi fisici ed è al 100%”.