Nella prima conferenza stampa pre gara della stagione, Roberto Donadoni ha parlato per 13 minuti (tanti), toccando diversi argomenti. Dalla mercato, alla tattica, per finire con i singoli giocatori. L'unico argomento tabù è…
… e resta Cassano, dato che il tecnico ha liquidato la questione con una frase secca: “Sono in linea con quanto detto ieri da Leonardi”. Punto. DOmani c’è Cesena-Parma, ecco le sensazioni del tecnico alla vigilia della sfida del Manuzzi (fischio d’inizio ore 20,45):
CESENA E MERCATO: “Troveremo una squadra molto motivata. Purtroppo si comincia, come sempre, con il mercato aperto e questo crea qualche difficoltà. Abbiamo cambiato qualcosa rispetto all’anno scorso, si è fatto di necessità e virtù. Vediamo in questi due giorni di mercato cosa succederà. Purtroppo le difficoltà economiche portano le squadre a trovare la soluzione solo nell’ultimo giorno di mercato”.
TRIDENTE E PROBLEMINO: “Così si danno meno punti di riferimento. Ma alla base deve esserci determinazione e convinzione. In questo momento il gol è il nostro problemino”.
LODI E MAURI: “Lodi sta bene, è a disposizione. Nei mie pensieri c’è l’idea che lui possa far parte della partita. In estate ho fatto diversi esperimenti per capire ed intuire altre possibilità o soluzioni. Adesso ho le idee più chiare. Mauri? Ha ottime prospettive”.
AMAURI E BELFODIL: “Il primo è in crescita ma deve ancora crescere dal punto di vista fisico. Sì, può essere una soluzione a partita in corso. Il secondo sa di aver fatto una brutta stagione, ha una gran voglia di riscatto e su questo noi confidiamo molto. Ha un grande potenziale ma non è stato espresso come dovrebbe”.
AMBIZIONI E CERTEZZE: “Dalla seconda giornata finalmente potremmo concentrarci solo sulla stagione, ma partire bene è fondamentale. Dobbiamo ambire a crescere e migliorare. Lo scorso anno deve servire da insegnamento, non ci sarà niente di facile e scontato. Sappiamo che siamo stati bravi a fare grande campionato la passata stagione e ora dobbiamo essere altrettanti bravi a mettercelo alle spalle. Se pensiamo che in virtù di quello che abbiamo fatto l’anno scorso da qui in avanti tutto sarà facile, sbagliamo di grosso. Serve qualcosa in più ora dell’anno scorso per confermare quelli che siamo”.