TORINO – A fine partita Roberto Donadoni è andato a parlare con l'arbitro perchà© "alcune decisioni non mi hanno convinto". Il tecnico del Parma si riferisce soprattutto al rigore negato su Parolo. Donadoni, comunque, ha esaltato il carattere della squadra, soprattutto nella ripresa. le dichiarazioni dei due tecnici:

DONADONI: “Sono fiero della mia squadra. Sia all’andata che al ritorno abbiamo perso due partite immeritatamente. Nel primo tempo potevamo dare e fare qualcosa di più e invece abbiamo concesso qualcosa di troppo alla Juve, abbiamo mostrato convinzione e spirito anche in 10 e questo è un bel segnale. Dobbiamo ripartire dall’atteggiamento del secondo tempo dove ci siamo tolti di dosso la pressione ambientale. Siamo stati un po ingenui nei due gol subiti. Il modulo? All’inizio della stagione giocavamo quasi sempre con il 3-5-2. Il nostro modulo iniziale era quello, poi abbiamo cambiato in corsa ma non dimentichiamo la prima parte del campionato. Il rigore su Parolo? Le immagini parlano chiaro. Bonucci allarga la gamba e gli fa ostruzione, poi l’intepretazione è libera ma dire che l’ha anticipato non è la verità. C’erano degli episodi che non mi hanno trovato d’accordo, così a fine partita ci siamo confrontati con l’arbitro”.

CONTE: “E’ stata una vittoria bella e importante contro una squadra imbattuta da 17 gare. Il Parma ha ribadito la sua forza, non si fa un filotto così per caso. E’ stato un successo importante in un momento di emergenza. Non ho parole per esaltare questi ragazzi, 8/11 sono alla quinta gara di fila. Qualcuno deve rifiatare, non si può e cercheremo di recuperare infortunati per portare a termine questo campionato che è straordinario finora. Se però ai record non aggiungi qualcosa servono a poco. Se si vuole tornare ad essere protagonisti in Europa un campionato a 20 squadre non permette di rifiatare a chi partecipa in Europa. Nell’ultimo mese non abbiamo mai rifiatato, oggi c’è stato l’infrasettimanale. Con meno squadre ci si potrebbe dedicare meglio alle competizioni europee, tutti le vogliono vincere ma bisogna tornare a un livello maggiore. Per il secondo anno siamo l’unica rappresentate italiana a questo punto”