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Special Olympics Rugby: la palla ovale è per tutti

Special Olympics Rugby: la palla ovale è per tutti

Far avvicinare al mondo della palla ovale anche gli atleti con disabilità  intellettive. àˆ questo l’obiettivo di “Special Olympics Rugby”, la manifestazione che si terrà  domenica prossima, 13 ottobre, dalle 10.30 alle 12.30, nell’impianto sportivo “G. Maini” di Colorno: una mattinata in cui i ragazzi disabili giocheranno e si sfideranno con gli atleti del Colorno Rugby e delle Zebre.

Promossa dal comitato provinciale di Special Olympics la manifestazione è organizzata in collaborazione con il Colorno Rugby, l’ente di promozione Csen e l’Onlus Sostegno rugby, e realizzata con il patrocinio della Provincia, del Comune di Colorno e del Comitato regionale della Federugby.
La presentazione dell’iniziativa si è tenuta oggi in Provincia con un incontro aperto dal responsabile dell’Agenzia provinciale allo Sport Walter Antonini reduce dall’ottimo risultato di presenze ottenuto ieri dalla festa “Abili allo sport” dedicata a far conoscere e provare gli sport adattati alle persone disabili.
Fino a alcuni anni fa per i disabili era possibile praticare solo l’atletica e il basket in carrozzina, poi è arrivato il nuoto, il tennis tavolo e via via altre pratiche sportive come il rugby – ha spiegato AntoniniDi per sé il rugby è uno sport altamente educativo, che crea spirito di gruppo e squadra, perfetto anche per chi ha disabilità e deve imparare a relazionarsi con gli altri”.
D’accordo l’assessore allo Sport del Comune di Colorno Stefano Mori: “Siamo lieti di ospitare questa bella manifesta, un ulteriore tassello che conferma il valore che può avere lo sport nel tessuto sociale”.
“ Per la nostra associazione questo evento è un po’ un inizio e la scommessa di fare del rugby una possibilità di inclusione e un’esperienza dalla quale atleti abili e disabili possono imparare vicendevolmente” ha sottolineato Maria Teresa Gaggiotti, presidente della onlus “Sostegno Rugby”.
“Abbiamo sempre appoggiato iniziative di questo tipo, da anni collaboriamo con il team exodus di don Mazzi e ad attività di sensibilizzazione – ha spiegato Mario Padovani presidente del Colorno Rugby – quando saremo là e vedere questi ragazzi giocare ci sentiremo ancor più orgogliosi di quello che stiamo facendo”.
Le squadre scenderanno in campo alle 10,30 e saranno composte da 7 giocatori o giocatrici: 4 atleti o tecnici tesserati Fir e 3 atleti Special Olympics. Articolate in due tempi di dieci minuti ciascuno, le gare si svolgeranno all’insegna del toccato-fermato, con la palla che verrà passata all’indietro e l’obbligo tassativo che a segnare la meta siano esclusivamente gli atleti Special Olympics.
“ Grazie al Colorno Rugby per questi giocatori ci sarà anche il terzo tempo – ha aggiunto Enzo Barbieri, dirigente Special Olympics – regaleremo la maglia vecchia, quella usata dai giocatori, seguendo così la tradizione di questo sport in cui si considera questo gesto come attestato di stima e amicizia” .
Atleti e tecnici tesserati Fir saranno messi a disposizione dal Colorno Rugby e dalla franchigia federale delle Zebre. Dopo il torneo e il “terzo tempo” si giocherà la partita di serie A, campionato dove gioca il Colorno Rugby.
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