Nettuno è in striscia positiva da 12 partite. Munoz, che si ritrova con un monte assottigliato, contento della prima parte di stagione
Parma ha chiuso il girone d’andata al quinto posto con 9 vittorie e 8 sconfitte, una partita da recuperare. Subito dietro alle altre grandi e davanti “al resto”. La zona playoff è a distanza di una sola sconfitta da San Marino. I campioni d’Italia hanno avuto qualche problema ma la prima metà di stagione dei ducali può ritenersi positiva. «Non abbiamo più la squadra di tre anni fa. E’ giovane e con giocatori che devono assumersi in prima persona la responsabilità senza aspettare che ci pensino Munoz o Yepez o Camilo o Dallospedale. Io sono contento di quanto la squadra ha fatto finora: volevo vincere almeno sette delle ultime otto partite e sotto questo punto di vista abbiamo fatto benissimo. E’ una squadra che deve crescere piano piano» argomenta Orlando Munoz. E gli italiani, ancorché parmigiani, stanno danno buone risposte come dimostrano, ad esempio, l’exploit di Desimoni, leader con una media battuta di .387, o come Sambucci, che ha battuto a casa più punti di tutti (15). La differenza con le prime è sotto gli occhi di tutti e la conferma lo stesso manager «Manca un po’ la giocata mentale, in difesa o anche in attacco, ma mi auguro che in questa seconda parte si possa fare meglio».
Seconda parte che ricomincia da Nettuno, squadra decisamente diversa da quella incontrata all’esordio: i laziali vantano una striscia di 12 vittorie consecutive. «Sulla carta Nettuno non sembra avere una squadra per una cosa simile, soprattutto guardando al monte, però hanno una buona difesa e sanno sfruttare bene le situazioni». Per la trasferta nettunese (si gioca venerdì sera e sabato pomeriggio) Munoz si ritrova con un monte ridotto ai minimi termini: Zambelloni è fresco di distorsione alla caviglia sinistra, Montes ha problemi col lavoro e Burlea resta a Collecchio. «Farò con quello che ho disposizione ma sono convinto che si possa vincere comunque». Le maggiori attenzioni sono rivolte a Tabata dal quale ci si aspettava decisamente di più. «Sì anche noi. Ha perso un po’ di fiducia dopo quella sfortunata partita col San Marino in cui ci sono stati diversi errori. Lui per primo sa che non sta lanciando al suo meglio. Lo conosco bene perché l’ho avuto in Venezuela come closer. E’ un buon lanciatore e ho fiducia in lui». La squadra parte domattina di primo mattino alla volta di Nettuno e farà il possibile per fare la sorpresa di giornata.