Parma Calcio
Parma contro Napoli 260 giorni dopo un ko indigesto

Domenica, nel penultimo turno stagionale di Serie A, saranno trascorsi esattamente 260 giorni dalla gara d’andata tra Napoli e Parma.
Un’attesa durata quasi nove mesi pieni, dopo un match divenuto, di fatto, memorabile. In tutti i sensi. Avrebbe voluto esserci Fabio Pecchia: non tanto perché, da formiano di nascita, per lui sarebbe stato un quasi derby; non tanto perché vecchia conoscenza azzurra (da giocatore e da allenatore); quanto, piuttosto, perché quel ko – maturato con una beffarda rimonta finale (clicca qui) – non era mai stato davvero digerito dall’ormai ex tecnico crociato.
“Don” Fabio avrebbe voluto prendersi la sua personale rivincita. E, nelle dichiarazioni dei mesi successivi, non aveva mai nascosto quanto gli mancassero i 2-3 punti lasciati per strada allo stadio “Maradona” la sera dl 31 agosto. Fatale fu la tanto discussa espulsione, per doppia ammonizione al 78’, del portiere Suzuki che, a cambi esauriti, aveva impedito l’ingresso del secondo portiere Chichizola, costringendo Delprato a mettersi i guanti e la maglia dell’argentino (clicca qui), rimasto a bordocampo a incitarlo, e ad andare eroicamente in porta per i folli e decisivi minuti finali.
Fu un’ora di grande Parma, che riuscì a conservare il vantaggio di Bonny (19’) per ben 73’, prima dell’uno-due micidiale partito dai montanti di Lukaku (92’) e Anguissa (97’). Quel sabato sera l’undici crociato riuscì a superare i campani per intercetti (5 a 8) e a tenere testa dal punto di vista della qualità del possesso palla (54% a 46%), tanto che costrinse gli uomini di Conte a commettere un numero di falli (12) doppio rispetto a quelli subiti (6). Una partita che avrebbe fatto presagire una stagione diversa, forse da outsider, per Delprato e soci, che ora, invece, si ritrovano a dover vincere per chiudere i conti salvezza e non dover sperare di giocarsi il tutto per tutto nella difficile trasferta di Bergamo.
Da tre mesi a guidare i ducali c’è Cristian Chivu, che ha portato una nuova filosofia improntata al pragmatismo. Si baderà al sodo per arrivare al tanto agognato traguardo. Potrebbe bastare anche un pareggio, qualora l’Empoli non vincesse con il Monza e il Lecce facesse altrettanto contro il Torino. E il segno “X” sia per il Napoli sia per il Parma è uscito spesso (7 volte) nel girone di ritorno di questo campionato: solo Venezia (9), Lazio e Torino (8 per entrambi) ne hanno contati di più.
Se all’andata anche un pareggio avrebbe avuto l’amaro sapore della beffa, questa volta già potrebbe essere un risultato da incorniciare per i crociati, che hanno voglia di prendersi una rivincita dopo nove mesi di attesa.
(In copertina, Enrico Delprato in versione portiere esce in presa alta anticipando Anguissa e Osorio – Foto: Parma Calcio 1913)
