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Il Gede Risponde

Il Gede: Parma, serve una svolta. In attacco si segna poco

Il Gede: Parma, serve una svolta. In attacco si segna poco

La sconfitta del Parma a San Siro, gli attaccanti c he segnano poco e il prossimo impegno casalingo contro il Catania sono solo alcuni degli argomenti affrontati da Gedeone Carmignani all'interno della rubrica "Il Gede risponde", un'esclusiva di SportParma. L'ex tecnicxo del Parma analizza anche i lresto della giornata di serie A.

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La sconfitta di San Siro brucia ancora, anche perché il Parma aveva giocato un grande primo tempo. E’ d’accordo con questa analisi?
“Il Parma ha giocato un buon primo tempo a San Siro, soprattutto a livello tattico e tecnico. Il Milan era in grossa difficoltà. Però è mancata la determinazione e la concretezza che deve avere una provinciale come il Parma. Sul primo gol non so se l’errore sia stato di Pavarini (che ha chiamato la palla) o di Paletta. Il secondo tempo non mi è piaciuto per niente, squadra inconsistente; si è arresa al risultato bugiardo del primo tempo. Difesa troppo alta messa in difficoltà da Boateng. Difensori troppo fallosi. Onestamente bisogna dire che Balotelli, pur non essendo un giocatore simpatico, ne subisce molti di falli”.

Volendo continuare a guardare il bicchiere mezzo pieno, quali sono le note positive della trasferta milanese?

“L’ottimo primo tempo conferma come il Parma se la sia sempre giocata con tutti, soprattutto con le grandi. E’ sempre stata propositiva, rapida, mobile, era messa bene in campo, occupava tutti gli spazi. L’unico problema è in attacco, dove ultimamente si segna poco; tranne Sansone, sempre bravo”.

Appunto, perché il Parma segna poco? E’ solo un problema di attaccanti?
“Amauri e Belfodil fanno un gran lavoro ma non riescono a vedere la porta; forse perché manca la materia prima, cioè il cross. E’ da un po’ di tempo che ripeto sempre la stessa cosa”.

Domenica al Tardini arriva il Catania di Maran, una delle squadre più in forma del momento…
“Il Catania sta attraversando un grande periodo: ora guarda all’Europa, alle spalle ha una grande società. Bravi tutti gli allenatori che si sono succeduti in questi anni, a parte Giampaolo. E’ una partita difficile, ma per il Parma deve essere una svolta. Sono 6 partite che non si vince, altrimenti si rischia di fare un campionato anonimo”.

La Juventus perde ma può considerarsi fortunata perché le inseguitrici non ne approfittano…
“Non riesco a capire le lamentele di Conte, cioè 3 partite in pochi giorni. E’ sempre troppo facile parlare dopo. Conte ha una rosa ampia e poteva fare il turnover. La verità è che la Roma ha fatto una grande partita. Osvaldo, Totti e Lamela sono stati eccezionali. Erano imprendibili. E in difesa non fanno più le sciocchezze che si vedevano con Zeman. La Juve è mancata in attacco, questo è il vero problema. Il Napoli stecca ancora. Quando arrivano i momenti importanti fallisce sempre. Il campo sabbioso, certo, ma non può essere una scusante, perché anche l’avversario poteva dire la stessa cosa. La verità è che la Samp sta meglio a livello fisico; Delio Rossi ha messo ordine, che sa fare pressing alto. Nel primo tempo ha giocato la Samp”.

L’Inter sprofonda sempre di più. Una, due, tre cause… Quale è il vero problema dei nerazzurri?
“Non si capisce la posizione della società. Non si può insistere con Zanetti (un grande dell’Inter e del calcio) che ha 40 anni, o Cambiasso, che in campo cammina; a Firenze ha toccato due palloni. A questo punto bisogna costruire il futuro e puntare sui giovani; invece no, Stramaccioni insiste sempre con gli stessi giocatori datati L’Inter di ieri è stata imbarazzante. La Fiorentina ha giocato una partita eccezionale perché l’Inter non c’era. Imbarazzante… L’Inter si deve interrogare su tutto, anche su Stramaccioni. L’Inter ha fatto una campagna acquisti istintiva, tanto per rispondere al colpo del Milan (Balotelli). La verità è che l’Inter ha sbagliato all’epoca a dare via Balotelli”.

Il resto della giornata di Serie A ha offerto numerosi spunti. Quali sono state le sorprese della giornata?

“Il Torino ha dominato in lungo e in largo contro l’Atalanta. In Italia non c’è un esterno come Cerci. Mi auguro sia pronto per la Nazionale. Passiamo al Genoa: Ballardini ha portato grinta e convinzione. La squadra è un’altra rispetto all’era Del Neri. Ha organizzato la difesa in modo concreto: 8 punti in 4 partite, sono numeri che parlano da soli. Il Pescara ha perso una partita importantissima per il suo futuro. Il Cagliari ha voluto salutare il suo presidente, ma è meglio non commentare quello che è successo a Cellino. Dispiace per l’uomo, ma fino a quando la situazione non sarà chiara è meglio non esprime giudizi”.

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