Parma Calcio
Il nuovo Tardini tra le promesse di Abodi e la sentenza del Tar

Il Nuovo stadio Tardini continua ad essere una matassa super ingarbugliata. Un progetto che per ora resta solo sulla carta, malgrado a metà dicembre dello scorso anno (2024) il sindaco Michele Guerra avesse “promesso” che la delibera comunale per il via libera sarebbe arrivata ad inizio 2025 (leggi qui).
Parole che al momento non sono supportate dai fatti e che aggiungono ulteriore incertezza attorno ad un progetto imponente i cui costi di realizzazione (abbattimento e costruzione) ammontano intorno ai 170 milioni di euro.
In mezzo a questo clima di incertezza il Parma Calcio attende novità anche – e soprattutto – da altri fronti: innanzitutto dal Governo dove il Ministro per lo Sport Giovanni Abodi ha promesso più volte la semplificazione burocratica per la costruzione di nuovi stadi in Italia. “Quello sugli stadi e commissario – ha spiegato nelle ultime ore Abodi – sarà il primo provvedimento” del pacchetto di riforme sullo sport. In particolare la riforma prevede “un commissario a capo e dei subcommissari che potrebbero essere i sindaci delle città” ha aggiunto Abodi.
Intanto nei giorni scorsi si è tenuta presso il TAR di Parma, l’udienza di trattazione del ricorso presentato dal “Comitato Tardini Sostenibile” nel 2022. Il comitato chiede l’annullamento di alcuni atti pubblici assunti dal Comune “in modo illegittimo” e quindi l’annullamento di tutto l’iter burocratico. La sentenza dovrebbe arrivare entro 45 giorni.
