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Calcio Serie A

La legge del Tardini affonda l'Inter. Il Parma fa festa con Sansone

La legge del Tardini affonda l'Inter. Il Parma fa festa con Sansone

La legge del Tardini punisce ancora una volta l'Inter di Stramaccioni (resta a – 4 dalla Juve) e torna a far sognare i tifosi crociati. Una magia di Sansone (la seconda i nquesta stagione), veloce e scaltro come un furetto, …

… spegne momentaneamente i sogni scudetto di una brutta Inter, troppo compassata e con poche idee. A tratti anche snervante. La vittoria del Parma è figlia di tante componenti, ma la solidità difensiva e la voglia di combattere su tutti i palloni sono elementi fondamentali che esaltano le scelte prudenti di Donadoni, il quale si è affidato ad un 4-5-1 molto abbottonato ma pronto a scattare in contropiede come se fosse una molla. E il gol di Sansone è l’emblema di tutto: scatto fulmineo (è partito poco dopo la linea di centrocampo), difesa dell’Inter imbambolata e destro imprendibile all’angolino. Il Tardini esplode di gioia come i fuochi d’artificio che illuminano il cielo stellato.

Il primo tempo assomiglia ad una pizza bianca, senza mozzarella, nel senso che manca il gusto del gol e la partita tende a spegnersi più volte. Anche perché l’atteggiamento del Parma tende ad addormentare la partita, ad imbrigliare l’Inter a centrocampo, per poi colpirla in contropiede. La strategia di Donadoni riesce solo a metà, vuoi per l’incapacità di Sansone di sfondare sulla sinistra (c’è la scusante Zanetti), vuoi per scarsa propensione offensiva di Marchionni, Valdes e Acquah; tant’è che Amauri è spesso isolato, mal servito, ma anche in giornata storta per propri demeriti. L’ex attaccante juventino impegna Handanovic solo due volte, con un destro debole e su colpo di testa.
L’Inter , invece, dovrebbe dipendere dalle invenzioni di Alvarez, ma l’argentino colleziona un’altra prestazione insufficiente, per info chiedere a Palacio e Milito. Il primo pericolo i nerazzurri lo confezionano al 13′ con una punizione-bomba di Juan Jesus che sfiora il palo. Poi ci prova Guarin con un destro da 50 metri che per poco non sorprende Mirante (palla sopra la traversa). Al 36′ Mirante deve compiere la prima vera parata della partita: volo acrobatico su un colpo di testa di Cambiasso destinato all’angolino. Il Parma non sta a guardare, anzi. Biabiany è scatenato sulla destra, Marchionni fa gli straordinari. Al 39′ un colpo di testa di Paletta (punizione di Marchionni) sfiora il palo; e al 44′ Biabiany tenta il jolly dal limite, ma il suo destro è impreciso di pochi centimetri.

La musica non cambia neanche nella ripresa: possesso palla dell’Inter, difesa ordinata e contropiede per il Parma. I nerazzurri, però, sembrano la brutta copia del primo tempo. Una squadra senza idee, con Alvarez in versione fantasma, le fasce inesistenti e il centrocampo costantemente in difficoltà sotto il ritmo tambureggiante del Parma. Tant’è che dopo una bomba di Guarin (grande risposta di Mirante) e un diagonale fiacco di Milito, l’Inter scompare del tutto, con Stramaccioni spettatore colpevole di uno spettacolo indecente. Il Parma no fa molto di più, ma ha il merito di difendersi con ordine, senza sbavature, dimostrando di avere più velocità nelle gambe; Biabiany è indemoniato e porta a spasso chiunque provi a togliergli il pallone. Ma anche più pazienza e maggiore lucidità, oltre ad una maggiore organizzazione a livello tattico. Il gol dell’1-0 è il primo vero pericolo del secondo tempo del Parma: Sansone percorre quasi 20 metri palla al piede, bucando tutta la difesa nerazzurra (costruendosi un interessante corridoio), dal limite destro imprendibile all’angolino. L’Inter non ha enanche la forza di reagire e i cambi di Stramaccioni sono influenti. Al 40′ è Benalouane a sfiorare il raddoppio su colpo di testa. Dopo 4 minuti di recupero scatta la festa crociata, il Parma è settimo in classifica. E il Tardini è un fortino inespugnabile che dura da 8 mesi.

PARMA – INTER 1-0
Marcatori: st 30′ Sansone

PARMA (4-5-1): Mirante; Rosi (29′ st Benalouane), Zaccardo, Paletta, Gobbi; Biabiany, Marchionni, Valdes, Acquah, Sansone (33′ st Belfodil); Amauri.
A disp. Pavarini, Bajza, Lucarelli, Fideleff, Santacroce, Morrone, Musacci, Ninis, Arteaga, Palladino. All. Donadoni
INTER (4-3-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus (41′ Duncan); Zanetti, Guarin, Cambiasso (45′ st Livaja), Nagatomo; Alvarez (28′ st Coutinho); Milito, Palacio.
A disp. Castellazzi, Belec, Silvestre, Mariga, Benassi, Pereira, Jonathan, Romanò. All. Stramaccioni

Arbitro: Banti di Livorno
Note: spettatori 16mila circa. Ammoniti Gobbi, Palacio, Valdes e Duncan. Angoli 7-6 per il Parma. Recupero: 1′ pt; 4′ st.

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