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Pecchia: «Alla squadra serve entusiasmo. Hernani? È un riferimento»

Parma Calcio

Pecchia: «Alla squadra serve entusiasmo. Hernani? È un riferimento»

Come accaduto nelle prime tre giornate di Serie A, il Parma scende in campo di sabato. E così il venerdì torna a essere il giorno della conferenza stampa pre-gara di mister Fabio Pecchia.

Il tecnico dei gialloblù ha presentato la sfida al Lecce, presso la sala stampa del Mutti Training Center, alla presenza dei giornalisti.
Contro i salentini non ci saranno particolari novità di formazione: il Parma recupera solo il portiere Suzuki, che era squalificato, e per lo stesso motivo perderà Keita. Qualche dritta sui giallorossi, per stessa ammissione del mister, è arrivata dall’ex della partita ALmqvist, che scalpita per giocare: se dal 1’ o a gara in corso lo sapremo soltanto domani sera, poco prima del fischio d’inizio (ore 20.45).

Di seguito le parole di Fabio Pecchia rilasciate durante l’odierna conferenza stampa, a cui eravamo presenti anche noi di Sportparma.com.

LE CRITICHE «Io credo che anche accettare le critiche faccia parte del gioco. Chiaro che questa altalena di emozioni che gira intorno alla squadra non faccia bene. La squadra ha bisogno di entusiasmo: bisogna mantenere solidità. Quando le cose vengono fatte male, le critiche ci vogliono e bisogna saperle affrontare».

SFIDA SALVEZZA «Questo dobbiamo sottolinearlo tutte le volte. L’obiettivo chiaro è quello di mantenere questa categoria, è una maratona. Chi avrà più equilibrio riuscirà a raggiungere l’obiettivo. Ogni partita è diversa. L’Udinese non a caso si trova lì in alto; il Lecce l’ho visto in una grande condizione fisica e anche mentale».

LE ASSENZE «Qualche ostacolo in più alcune situazioni, tra squalifiche e infortuni, ce l’hanno creato. Dobbiamo avere l’energie. Sicuramente c’è Suzuki, Hernani ha migliorato la sua condizione».

SOLIDITÀ OFFENSIVA E MENTALE «Più una solidità mentale, mi riferivo a una dispersione di energie inutili con tutto quello che si crea sulla squadra. Vogliamo scendere in campo per il gol per vincere è stato un po’ l’aspetto positivo di queste prime partite. Dobbiamo avere voglia di andare a fare gol, non solo da parte dell’attaccante: abbiamo bisogno dei gol di ogni reparto e registrare alcune situazioni, soprattutto quando siamo sotto pressione».

CHI A CENTROCAMPO «Tutte e due le ipotesi sono valide: con l’Udinese nella prima parte, che è una squadra strutturato, abbiamo mantenuto equilibrio. Non è questione di uomini, ma di interpretazione della gara. Hernani è un giocatore importante anche dal punto di vista psicologico: è un riferimento, ci consente di avere tante soluzioni a centrocampo e di avere struttura».

L’EX ALMQVIST «Ho parlato con Pontus, qualche indicazione me l’ha data. Ma tanti sono nuovi. Quest’anno è cambiato anche il Lecce, lui ha voglia di fare e mettersi in mostra. Ha voglia di dare il contributo alla squadra: se dall’inizio o durante non lo so».

IL KO CON L’UDINESE «È una partita che brucia: l’Udinese non si è mai disunita. C’è grande dispiacere, ma la Serie A è questa. Probabilmente l’anno scorso una partita del genere l’avremmo gestita in maniera diversa. Questo ci deve servire».

GLI INFORTUNI «Io credo che il campionato di Serie A è anche questo: i ritmi, i carichi e i tipi di partite che giochiamo sono diversi. Anche questo è un adattamento alla categoria e stiamo pagando dazio».

DIFFERENZE TRA I DUE TEMPI «La partita che abbiamo vinto col Milan l’abbiamo vinta nel secondo tempo. Dipende da come uno vuol vedere le cose. Sottolineerei quanto di buono è stato fatto: andare alla ricerca del gol secondo me è un lato positivo da cui partire».

SQUADRA DI ESORDIENTI «Siccome è una squadra di debuttanti, non ci trovo nulla di casuale. Il 99% è una squadra di debuttanti».

I FALLI «C’è voglia da parte dei ragazzi di voler crescere in ogni senso: della gestione, della fase difensiva, della azzima… Per fare risultato ci vuole tutto, anche questo ci deve servire. Io tante volte mi innervosisco perché i falli sistematici vanno puniti, non per forza i falli da ammonizioni devono essere puniti per imprudenza. Però i falli vanno puniti. E questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare».

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