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Pecchia: «Con la Reggiana per costruire mentalità vincente. In porta Corvi»

Parma Calcio

Pecchia: «Con la Reggiana per costruire mentalità vincente. In porta Corvi»

Ultima vigilia di campionato, ultima conferenza stampa pre partita per mister Fabio Pecchia al Mutti Training Center di Collecchio.

Il tecnico del Parma Calcio ha presentato davanti ai giornalisti locali il derby d’oltr’Enza in programma domani sera allo stadio “Città del Tricolore”. Non una partita qualunque, ma la partita per tutti i tifosi crociati e granata, entrambi già contenti di aver raggiunto i rispettivi obiettivi. Non mancheranno «le motivazioni – ha confermato Pecchia – e anche la voglia di provare a vincere» un derby, sfatando quella che è la maledizione stagionale (1 sconfitta e 2 pareggi fin qui nei precedenti con Reggiana e Modena). L’allenatore gialloblù, a precisa domanda, ha svelato un indizio di formazione: in porta giocherà ancora Corvi.

Di seguito le parole rilasciate dal tecnico del Parma, durante la conferenza stampa a cui era presente per SportParma il giornalista Lorenzo Fava.

NON UNA PARTITA QUALUNQUE «Grande opportunità per tutti noi, ci arriviamo con grande entusiasmo e leggerezza, dettata da quello che abbiamo fatto. Di fronte abbiamo una bella squadra e un bell’impegno: vale per noi e per la nostra gente, per continuare a costruire una mentalità vincente».

REGGIANA, IDEE CHIARE «La Reggiana già nella prima parte aveva avuto un’identità, aveva cambiato molto. Vuole giocare, ha le idee chiare. Al di là dell’aspetto tecnico-tattico che è abbastanza chiaro, per me è una partita nella quale la differenza la farà l’aspetto nervoso e mentale».

ENERGIE DA RECUPERARE «Qualche giorno per recuperare le energie. Oggi è stata la vera seduta, domani abbiamo ancora un allenamento: quasi tutta la rosa a disposizione a parte l’infortunato Benediczak e lo squalificato Balogh. Chi ha quelle energie giuste per affrontare la partita: non farà differenza, poi, chi scenderà in campo».

UN DERBY CHE SEGNA I CICLI «Cambia la categoria, il ciclo continua. Continua il gruppo di lavoro, la squadra. Ovviamente c’è tanta emozione, c’è tanta curiosità per affrontare una nuova esperienza. E cade in una partita che per noi è un obiettivo molto chiaro».

CIRCATI BALUARDO «Vero, abbiamo trovato una continuità e Ale ha risposto bene dal punto di vista mentale e fisico. Ha spinto, in questa parte finale ha dato molto: penso al suo percorso alla sua crescita è stataveramente importante. Quello che dovremo fare l’anno prossimo è qualcosa di ancora diverso e andare a cercare di migliorare tutti, perché l’asticella si è alzata».

CHICHIZOLA O CORVI? «Il termine “passerella” mi piace poco. In quel ruolo che ha avuto zero rotazioni in un momento finale credo che Edo in una partita molto impegnativa, come quella di domenica, abbia risposto molto bene. E credo che sarà della partita Edo».

REGGIANA DIVERSA DALL’ANDATA? «La Reggiana è una squadra che contro avversarie di un certo livello ha sempre dato risposte importanti: ha valori. Noi vogliamo andare lì, in un campo bello, in un ambiente particolare per giocare a calcio e fare risultato. È una squadra piuttosto mobile, ha idee, Nesta ha lavorato bene: Bianco è un giocatore capace di dare equilibrio, ha una buona gestione della palla. A Parma noi li abbiamo costretti a giocare in quel modo, a difendersi e giocare nella propria metà campo. Sarà una partita aperta: loro avranno l’intenzione di volersela giocare, come hanno fatto in tante partite».

LA FESTA PROMOZIONE «Ho potuto notare che c’è stata una grande partecipazione e unione con la città: si è concluso tutto in un festeggiamento fatto con grande semplicità, ma grande partecipazione, è stata un’unione fattiva. Noi eravamo in mezzo alla gente: è la dimostrazione di quello che si è creato nell’arco dei messi. Tutto bello, fantastico: ma ora riavvolgere tutto e continuare a lavorare».

DERBY “MALEDETTI” «Non so se è una casualità: noi vogliamo giocare per vincere tutte le partite, ci siamo riusciti in tante. Faremo di tutto per vincere. Poi vedremo il verdetto del campo quale sarà».

IL PRIMO PENSIERO DOPO LA FESTA «Passa il tempo e anche i pensieri. Noi abbiamo raggiunto l’obiettivo, anche in maniera straordinaria: ci saranno tre squadre oltre i 70 punti e noi siamo arrivati in A con tre giornate d’anticipo. Campionato complicatissimo. Mi dispiace che nell’ultima partita in casa poteva finire in maniera diversa: i ragazzi hanno fatto una grandissima grandissima prestazione».

22 MESI DI PROGETTO «È Evidente che, per raggiungere gli obiettivi, dietro sia necessario un lavoro: è frutto di un lavoro, di una programmazione e di unione d’intenti. Ora tutti possiamo alzare la braccia al cielo, perché è la grande soddisfazione nostra. Per me il lavoro è partito 22 mesi fa e per i dirigenti che c’erano ancor prima di me anche prima».

MODELLO ATALANTA «No no, noi siamo il Parma. In un’intervista, io dicevo che ci sono realtà che hanno lavorato e investito sui giovani come Atalanta e Bologna, portando avanti un progetto tecnico che, dopo tanti anni, è ancora sotto gli occhi di tutti. Però: l’Atalanta è l’Atalanta e il Parma è il Parma».

 

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