Il nostro preparatore atletico parmense Vincenzo Pincolini, ospite della 28ª puntata di PARMATALK (andata in onda ieri per una diretta speciale post promozione), ha speso parole al miele per mister Fabio Pecchia.
Considerato l’artefice del ritorno in Serie A dei crociati dopo tre anni di purgatorio tra i cadetti, il “prof” Pincolini – da qualche mese nello staff di Paolo Nicolato, nuovo C.T. della Nazionale lettone – ha sottolineato l’importanza del ruolo rivestito dall’allenatore di Formia. «Guai a non partire dagli elogi. Giornalisticamente, io farei il titolo su Fabio Pecchia: secondo me, in questi due anni è stato l’allenatore che ha dettato i tempi della vita societaria. E mi fa piacere vedere una società che, dopo un inizio un po’ così, avventuroso, ha saputo trovare una linea e valorizzare i giovani che c’erano in casa. Pecchia è alla terza promozione: non è un neofita, però è un allenatore che io ritengo pronto per una grande ribalta, ancor più dei grandi giocatori che si sono messi in evidenza quest’anno. Con le sue esperienze internazionali è in grande evidenza: io se fossi in un club medio-alto o anche alto, nel caso avessi bisogno di un mister, un pensiero ce lo farei».
«Pecchia ha messo ordine – ha proseguito, sempre a proposito di Pecchia, l’ex preparatore atletico gialloblù –. Il primo anno di Serie B eravamo un gruppo slegato, che non sapevi da che parte dovevi prenderlo. Io avevo modo di seguirlo nella cavalcata alla Cremonese: la strategia è stata la stessa. Ha tenuto sulla corda un gruppo numerosissimo, che non è facile da gestire, ed è riuscito ad ottenere da quasi tutti i calciatori quel qualcosina in più che ha portato i punti di differenza che abbiamo in classifica. È facile gestire le vittorie, ma è difficile gestire i momenti no. L’istruzione, l’eleganza, l’educazione ce lo fanno sentire molto vicino. Anche tutta la panchina è stata misurata: dà l’impressione di una panchina che sappia quel che vuole».
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