Le dichiarazioni a caldo nel post partita di Como-Parma (clicca qui per le pagelle) dalla sala stampa dello stadio Giuseppe Sinigaglia.
A presentarsi davanti ai microfoni, come di consueto, il tecnico dei ducali Fabio Pecchia, oltre a Valentin Mihaila, il miglior dei gialloblù oltre che autore dell’assist per il gol del vantaggio.
PECCHIA «Sembra che il Parma debba sempre giocare in scioltezza, e questo si dà per scontato. A questo giochino non ci casco, so cosa significa giocare e vincere le partite. Le squadre sono tutte attrezzate e forti, il Como è una squadra forte. Noi abbiamo fatto un primo tempo di grandissimo ritmo e qualità, siamo andati in vantaggio, abbiamo creato tantissime situazioni per trovare la via del raddoppio. Nel secondo tempo abbiamo preso il campo ancora una volta e sul finale un dominio diverso del Como ma senza grosse opportunità. Bisogna tener conto di tante cose, ma penso alla prestazione della squadra. Veniamo da un grandissimo secondo tempo con il Pisa, ancora oggi ho avuto la conferma. Fra due giorni dobbiamo affrontare una partita contro un’altra formazione impegnativa e su quello che ci succede intorno possiamo incidere poco. Quindi noi dobbiamo pensare a giocare i nostri match, al modo di giocare e anche oggi ho avuto conferme dal gruppo perché nel momento più complicato c’è stata la voglia di soffrire, di stare lì e fare il lavoro sporco. Il turno infrasettimanale? Può essere decisivo, ma almeno fino al primo blocco della sosta, e poi da lì in avanti sarà un mini torneo. Chiaro che in questo momento ci sono state partite e scontri diretti, ma fino al primo blocco della sosta si potranno trarre delle indicazioni».
MIHAILA «Dopo il primo gol abbiamo creato due-tre occasioni buone, però non siamo riusciti a fare il 2-0, c’è un po’ di rimpianto. Nel calcio si può sbagliare. Il Como con la sua qualità è riuscito a pareggiare, ma alla fine sono contento per questo risultato perché lo abbiamo ottenuto contro una squadra forte. Questo pareggio ci sta. Il mio ruolo? Mi piace giocare a calcio, non interessa dove gioco. Cerco di abituarmi dove il mister mi mette in campo e provo a dimostrare tutte le mie qualità e di giocare per la squadra. Il vantaggio in classifica? Questo è un buon punto, perché se non riesci a vincere, non devi perdere.
Noi vogliamo rimanere lassù, poi dobbiamo tenere la distanza giusta delle squadre che sono dietro di noi. Ora dobbiamo pensare subito al Cosenza. Tutti abbiamo lottato e sofferto contro una squadra tosta, abbiamo giocato e sapevamo che loro palleggiano bene. Siamo contenti per un punto portato a casa. L’assist a Benedyczak? Era posizionato meglio di me, ero sul sinistro e mi sono detto di non rischiare. Ho visto lui davanti e gli ho passato la palla per fare un gol facile».