CITTADELLA – Le pagelle di Cittadella-Parma (clicca qui), firmate dal nostro inviato Lorenzo Fava, premiano la prova dei Crociati, all’ottava vittoria in 12 trasferte e imbattuti coi granata.
La palma di migliore in campo va a Benedyczak che sforna due assist vincenti. Fa da contraltare la prestazione sottotono di Man, poco coinvolto nel gioco ew sciupone in un paio di occasioni nella ripresa.
CHICHIZOLA 6,5 Un paio di uscite sicure in presa alta sui palloni velenosi messi nel cuore dell’area. Sul gol non può far altro che rimproverare i compagni distratti in marcatura. Salva sul tiro a botta sicura (ma centrale) di Pandolfi al 69’ e blocca poco dopo anche su Pittarello.
DELPRATO 6 In pieno recupero del primo tempo, si fa prendere alle spalle da Vita, autore dell’assist che rimette in carreggiata il Citta. Si riscatta, conquistandosi la sufficienza, in un finale di sofferenza quando argina le scorribande avversarie sulla fascia sinistra.
OSORIO 6 Forse strattonato con mestiere da Pittarello, forse scivolato sul campo pesante: ma spalanca la strada all’azione più pericolosa dei granata nella ripresa. Unico neo di una prestazione sufficiente.
CIRCATI 6,5 Non dà respiro al tandem Pandolfi-Pittarello con una marcatura sempre attenta e ordinata. In rischia si dimostra utile sui palloni aerei e senza troppi fronzoli quando c’è da spazzare. Prova. matura.
DI CHIARA 5,5 Partita ordinaria senza grossi spunti in fase offensiva. Fa bene il suo mestiere da difensore, agevolato dal modulo avversario che non prevedeva esterni d’attacco, ma si fa anticipare da Negro in occasione del gol che riapre il match.
(38’ st) Coulibaly ng
ESTÉVEZ 6 Va vicino alla gloria personale al 44′ con un rasoterra che fa la barba al palo alla destra di Kastrati. Non rientra in campo dopo l’intervallo: risparmiato per il giallo preso al 16’ (che lo manda in diffida).
(1’ st) Sohm 6,5 Subito in partita: prima, calcia alto dopo essersi liberato bene nello stretto; poi, impensierisce il portiere dalla distanza. Ispira in ripartenza Man, il compagno lo tradisce.
HERNANI 6,5 Il suo piattone al volo, radente e improvviso, non dà scampo a Kastrati: segna il raddoppio e il suo 2° gol in campionato. Non riesce a dar man forte, nella marcatura saltata a Delprato, sull’inserimento di Vita in occasione dell’1-2.
MAN 5,5 Non tocca un pallone per i primi venti minuti e allora Pecchia lo dirotta a sinistra, dove mostra più brio. Ma nella ripresa si divora il gol che avrebbe chiuso anzitempo i conti, vanificando l’assist in contropiede di Sohm. Ci riprova da lontano: altissimo. Giornata no.
BERNABÉ 7 Benek lo illumina e lui trova subito si accende con un rasoterra che gli vale il 6° sigillo in campionato. Cerca il raddoppio nella ripresa con un tiro dalla distanza che impegna Kastrati. Un paio di spunti che gli valgono una bella pagella.
(41’ st) Cyprien ng
BENEDYCZAK 7 Assist dalla sinistra per il gol di Bernabé, assist dalla destra per il gol di Hernani: “si toglie la maschera” e dimostra di aver ritrovato se stesso. Generoso e ispirato.
(28’ st) Mihaila 6 Probabilmente non saprà che la provincia padovana ha dato i natali all’inventore del tiro a giro, Alex Delpiero. Prova a emularlo una dozzina dopo il suo ingresso con una conclusione sul palo lontano che avrebbe meritato miglior sorte.
BONNY 6,5 Mobile e più incisivo del solito: tiene vivo un pallone che sembrava perso e dal quale scaturirà l’1-0. È una continua spina nel fianco in marcatura per Angeli, che infatti non rientra dagli spogliatoi. I suoi movimenti costanti perdono di verve ed efficacia nella ripresa.
(28’ st) Čolak 6 Dopo aver partecipato nelle esultanze dei gol, entra in campo. Ma è un finale di sofferenza in cui il Parma attacca solo con qualche spunto individuale. Palloni per lui non ce ne sono. Sufficienza d’incoraggiamento.
All. PECCHIA 6,5 Azzeccata la mossa di dare sostanza alla squadra in una battaglia su un campo reso pesante dalla pioggia torrenziale: Hernani, in ballottaggio, alla fine lo ripaga. Nella ripresa rispolvera Sohm, tenuto in naftalina dagli ultimi tre tempi tra Modena e Venezia. La sua squadra dimostra di saper imporre il proprio gioco e anche di saper soffrire quando i veneti spingono alla ricerca del pari nel finale.