Si dice che il vento sia sempre a favore di chi sa dove sta andando. E forse quello di Catanzaro avrà spinto Dennis Man sulla strada della definitiva consacrazione.
L’ala destra romena nella partita del “Ceravolo” è stata letteralmente un’iradiddio. Al rientro dopo tre turni di assenza per un problema fisico, il numero 98 del Parma contro le “Aquile del Sud” è sembrato avesse le ali ai piedi nei 45′ minuti in cui è rimasto in campo. Con quello siglato in terra calabrese Man ha preso parte a 4 reti (3 gol e 1 assist) nelle ultime 7 gare disputate nella regular season di Serie B (tante partecipazioni quante quelle raccolte nelle precedenti 17). Non solo il gol realizzato (il primo in questo torneo) da sottolineare nella sua partita, ma anche finte ubriacanti, ripartenze ficcanti, conclusioni nello specchio e ripiegamenti difensivi. Una prestazione da applausi, nella quale è sfiorato a più ripresa la doppietta prima dell’intervallo. Nei numeri della gara di domenica risaltano, oltre ai 3 tiri in porta e ai 4 dribbling positivi, anche i 6 duelli vinti su quella fascia destra dove ha fatto quello che ha voluto.
I primi segnali incoraggianti di un cambiamento in atto dell’ex Steaua Bucarest erano arrivati già nel mese di agosto: le prestazione di Bari (in Coppa Italia) e 76′ contro la Feralpisalò avevano mostrato un Man – come sempre – un po’ lezioso e fumoso, ma decisamente più efficace e incisivo rispetto al passato. A Catanzaro, però, è arrivata la conferma: Dennis ha corso, lottato e segnato, interpretando finalmente il ruolo del genio al servizio della squadra e offrendo una prestazione da superuomo. Al di là del bene e del male, adesso è davvero super-Man.