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Il Barilla Blu Team premia il sogno di Giovanni Pilia

Il Barilla Blu Team premia il sogno di Giovanni Pilia

Dopo il nuotatore varesino Antonio Santoro, selezionato dalla Giuria lo scorso dicembre, il nuovo vincitore del progetto "Share Your Dream – Un Sogno per Te" è il cagliaritano pluricampione italiano di paracanoa Giovanni Pilia.

I due vincitori, assieme ai prossimi due sportivi che verranno scelti entro il 31 maggio, voleranno a Londra per assistere alle finali di paraciclismo di Alessandro Zanardi, Fabrizio Macchi e Vittorio Podestà, i tre campioni del Barilla Blu Team.

Sei mesi dopo un incidente in motocicletta, Giovanni Pilia, 28 anni di Sestu (Ca), ex arbitro di calcio a livello nazionale conosce Stefano Porcu, fisioterapista della Nazionale di canoa. Un incontro che gli riaccende lo spirito sportivo e la voglia di tornare a combattere e a sognare. Fa il suo ingresso nel mondo della canoa e in breve tempo diventa pluricampione italiano e promessa a livello internazionale.
Dovrà però attendere i Giochi di Rio De Janeiro del 2016 per partecipare ad una Paralimpiade poiché la paracanoa non rientra nel programma londinese. Intanto il 14 e 15 aprile al collegiale di Mantova, Giovanni andrà a caccia di un posto per i Campionati del Mondo di Paracanoa di Poznan (Pol) in programma a metà maggio e a settembre potrà vivere la magia dei Giochi di Londra assieme al Barilla Blu Team. Giovanni ha raccontato i sogni che ha realizzato in canoa con umiltà, duro lavoro e tenacia sul sito www.shareyourdream.it e la sua impresa è stata scelta perché Pilia dimostra come un vero sportivo non smette mai di credere nei suoi sogni, lottando fino in fondo.

La sera del 24 giugno 2009, giorno del mio onomastico – racconta Pilia – mi recai, con alcuni amici, vicino a Cagliari per assistere ad una partita di calcetto. Al termine, stavo rientrando a casa in sella alla mia motocicletta quando, per evitare il contatto con un’auto, fui costretto ad uscire di strada e un fosso mi fece sbalzare violentemente dalla moto e cadere rovinosamente a testa in giù. Era buio e i soccorsi impiegarono parecchio tempo prima di ritrovarmi. Arrivai in ospedale in stato di shock ma cosciente. A prima vista, nonostante il violento urto nella caduta, non sembrava che avessi subito gravi lesioni: solo qualche contusione ed escoriazione qua e là, ma io iniziavo ad avere la sensazione di non riuscirmi a muovere. Dopo gli accertamenti, fu necessario un intervento chirurgico a causa della frattura di due vertebre e della confermata lesione del midollo spinale. Quando mi risvegliai, dallo sterno in giù non muovevo più nulla e non avevo più sensibilità. Non disperai, mi feci forza senza piangermi addosso. Quindici giorni dopo entrai nell’Unità Spinale di Cagliari e dopo cinque mesi e mezzo fui dimesso. Le prime difficoltà le incontrai proprio nel tornare a casa: l’abitazione dove vivevo con mia mamma non era del tutto adatta alla mia nuova condizione e il primo impatto al rientro nella quotidianità non fu semplicissimo. Allo stesso tempo persi anche il lavoro. Non mi persi d’animo neppure stavolta e le cose pian piano si sistemarono anche grazie al sostegno della mia fidanzata Valeria che non aveva mai smesso di starmi vicino. Ai primi di gennaio conobbi Stefano Porcu, la persona che mi ha cambiato la vita, aiutandomi ad uscire da una situazione psico-fisica difficile e facendomi capire che non ero finito. Stefano è fisioterapista della Nazionale di canoa e tecnico di paracanoa e con lui iniziai il percorso riabilitativo.
Alcuni mesi dopo decise di farmi provare la canoa. Passavo più tempo in acqua che in equilibrio, ma con moltissimo lavoro e dedizione presto iniziai a muovere le prime pagaiate e a non rovesciarmi. Stefano non ha mai voluto darmi degli ausili o agevolarmi. Al contrario ha sempre cercato di stimolarmi per rendermi più autonomo e indipendente. I miglioramenti arrivarono veloci al punto che ben presto decise che ero pronto per gareggiare nelle competizioni valide per la selezione della squadra per i Mondiali in Polonia del 2010. Era luglio, eravamo allÂ’Idroscalo di Milano e scesi in acqua per la prima volta in una gara ufficiale. Partecipai ai 200 metri e vinsi in tutte e tre le prove di selezione, battendo persino atleti che avevano già vinto medaglie a livello internazionale. Una sorpresa incredibile per me e per tutti! Purtroppo però non andai ai Mondiali perché non ero ancora stato classificato, cioè non appartenevo ancora ad una categoria ben precisa. Tornai ad allenarmi con ancora più grinta e cattiveria e a settembre mi presentai ai Campionati Italiani di Velocità sul lago di Bomba, vicino a Chieti. E vinsi di nuovo: oro nei 200, 500 e 1.000 metri.
Nel dicembre 2010, mentre ero alla guida della mia automobile, un’altra auto mi urtò e mi ribaltai, per fortuna senza grosse conseguenze ma a fine marzo 2011, i postumi dell’incidente si fecero sentire e dovetti subire un’altra operazione. Non fui quindi pronto per i Mondiali e gli Europei, ma colsi comunque in quella stagione un bronzo ai Campionati Italiani di Fondo e due ori nei 200 e 500 metri ai Campionati Italiani di Velocità all’Idroscalo. Dopo questa ulteriore conferma ho iniziato davvero a fare le cose sul serio: sveglia ogni mattina alle 5.30, scendo in canoa alle 6 e alle 9 sono pronto per andare al lavoro. Nel pomeriggio continuo l’allenamento in palestra o in acqua. Molti sono gli obiettivi di questa nuova stagione: il prossimo week-end (14-15 aprile) a Mantova cercherò di qualificarmi per i Mondiali che si terranno a Poznan, in Polonia, dal 16 al 20 maggio. Poi mi attende il viaggio a Londra assieme al Barilla Blu Team e, al rientro, i Campionati Italiani di Velocità all’idroscalo di Milano (8, 9 e 10 settembre).

Tutti gli appassionati possono continuare a raccontare e condividere le loro imprese sportive sul sito www.shareyourdream.it fino al 31 maggio 2012, e unirsi al Barilla Blu Team durante le finali dei Giochi Paralimpici di Londra. I prossimi vincitori saranno selezionati a fine aprile e metà giugno. Sempre sul sito è possibile consultare le condizioni generali, i termini e le modalità di partecipazione.

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