Parma Calcio
Ansaldi: «Servono uomini e mentalità vincente. Pecchia il nostro leader»
Stamattina ha parlato davanti alla stampa Cristian Ansaldi, a 4 giorni dall’importante sfida playoff contro il Palermo al Tardini.
Il difensore ex Torino ha sottolineato che serviranno fiducia e unità di intenti per affrontare al meglio queste ultime 8 partite, cruciali per il Parma nella rincorsa ai playoff. Ansaldi ha spiegato come non abbia un ruolo esatto e si è detto disponibile a dare il proprio contributo in ogni zona del campo in cui verrà utilizzato dal suo allenatore Pecchia, per il quale ha avuto parole d’elogio per la fiducia dimostrata.
Vi riportiamo qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’esterno argentino durante la conferenza, a cui eravamo presenti anche noi di SportParma con il nostro inviato Riccardo Pasini:
CONDIZIONI DELLA SQUADRA «Ci sentiamo bene, mancano i nazionali però siamo consapevoli di quello che dobbiamo fare. Abbiamo 8 finali e servirà avere mentalità vincente e positività. Dobbiamo innanzitutto creare una famiglia».
IL PALERMO «Sappiamo l’importanza di questa partita e abbiamo chiaro il nostro obiettivo che è quello di creare una mentalità. Per noi sarà una finale e come tale la dovremo affrontare».
RUOLO PIU’ ADATTO «Ho parlato tante volte con il mister e lui sa di poter contare su di me in ogni posizione in cui ci sia il bisogno in quel momento. Nella mia carriera ho giocato ovunque».
MESSAGGIO AI TIFOSI «Quando parlo di famiglia mi riferisco a tutto l’ambiente, tifosi compresi. L’unità tra squadra e pubblico creano questo. Noi percepiamo il calore e gli applausi che loro ci danno, così come prendiamo gli insulti e gli schiaffi morali quando ce li meritiamo perché anche di questo abbiamo bisogno. Siamo grati a loro, senza di loro non sarebbe lo stesso. Amore e passione sono alla base».
SU VAZQUEZ «Sappiamo l’importanza che abbiamo dentro lo spogliatoio. C’è un bisogno reciproco e dobbiamo ricostruire l’anima per dare ai tifosi quanto meritano per la fiducia che ci stanno dando».
CONDIZIONI PERSONALI «Sto bene e sono consapevole che manca poco alla fine del campionato e quest’ultima tappa è la più importante. Ogni giorno mi alleno per dimostrare alla squadra che posso dare il mio aiuto alla causa, ora c’è bisogno di uomini».
PATTO PLAYOFF «Dobbiamo metterci in testa dell’importanza di ogni partita. Le finali non si pareggiano, o si vincono o si perdono e noi dobbiamo costruire questo. I 3 punti sono fondamentali per la nostra crescita. Il nostro patto è giocare al massimo di partita in partita».
POSSIBILI CAMBIAMENTI TATTICI «Deciderà il mister e noi metterlo in pratica. Lui è il nostro leader e noi dobbiamo seguirlo».
REAZIONE DOPO COMO «Sappiamo di aver giocato male e che abbiamo lasciato lì 3 punti. Da lì ripartiremo, avevamo bisogno di quello. Perdere non fa mai bene, ma in alcuni momenti può aiutare a gestire meglio le gare che verranno».
RAPPORTO CON PECCHIA «Sono grato a lui che mi ha chiamato perché mi ha dato la sua fiducia per continuare a giocare in Italia. Ogni cosa che lui dice è molto importante per noi e seguirlo è la cosa migliore per il gruppo. Io sono sempre al suo fianco, come tutti».