Dopo due giornate in pochi giorni, tante gare rinviate e tanta neve, torna l'appuntamento con "iIl Gede risponde", la rubrica curata da Pietro "Gedeone" Carmignani. Come ogni lunedì l'ex tecnico del Parma analizza il campionato e i temi principali, tanti questa settimana. Si parte dal successo del Parma a Verona e dalla prodezza di Giovinco, ma si parla anche di stadi, della lotta al vertice e quella per la salvezza.
Con la vittoria ottenuta ieri a Verona con il Chievo il Parma sale a 27 punti, 10 sul Lecce terzultimo: la salvezza è archiviata?
“Il Parma ha vinto una partita molto importante, con merito, perché ha fatto qualcosa in più del Chievo. C’è da dire che i veneti erano stanchi, avendo giocato addirittura giovedì, e si è visto nel secondo tempo, mentre il Parma ha saputo sfruttare il fatto di aver riposato, quindi rinviare la gara con la Juve si è rivelato un bene. La squadra ha dimostrato una mentalità vincente, Donadoni è stato bravo a osare nel secondo tempo. Ora con questa clasifica si può guardare oltre la salvezza”.
La differenza l’ha fatta Giovinco: che dice della sua prestazione?
“Eccellente. Il suo gol è da antologia. Il Parma non può fare a meno di lui: quandogioca in modo “normale” e non da fenomeno come ieri la squadra ne risente. E’ giusto responsabilizzarlo e aspettarsi grandi cose da lui. Ieri hanno fatto bene anche Pavarini, che ha dimostrato ancora di essere un dodicesimo affidabile, parando bene, e Mariga, che appena arrivato ha voglia di dimostrare il suo valore e a Parma può farlo”.
Invece se ne è andato Crespo: giusto?
“Mi dispiace tantissimo che se ne sia andato, perchè oltre ad un grande campione è un grande professionista e soprattutto un grande uomo. Mi auguro possa tornare a Parma con altri ruoli, magari da dirigente, perchè se lo merita”.
Torniamo a Giovinco. Domenica il Parma ospita la Fiorentina di Jovetic: lei da allenatore chi sceglierebbe tra l’asso viola e Giovinco?
“La Fiorentina ha dato un bel segnale vincendo in rimonta con l’Udinese, ma è da vedere se è l’inizio di un esplosione o la solita illusione. Tra Giovinco e Jovetic sceglierei Giovinco, perché mi piace particolarmente, perché è più continuo, più fantasioso e ha maggiori margini di miglioramento. Chiaro poi che si tratta di due grandi giocatori”.
E delle polemiche causate dalla neve che dice? Gli stadi italiani sono davvero così inadeguati? Quale può essere la soluzione?
“E’ un po’ come il cane che si morde la coda. I giocatori vengono pagati con stipendi faraonici e per continuare a farlo e non lasciarsi scappare i più buoni le società chiedono più soldi alle televisioni, che dal canto loro vogliono più partite, e il campionato “spezzatino”. Dando più soldi ai giocatori però le società non li spendono negli stadi, e la sola gestione dei comuni non basta per far competere le nostre strutture con quelle delgi altri paesi, dove gli stadi sono di proprietà. Eppure non ci vorrebbero grossi sforzi: basterebbe pagare uno stipendio in meno, non tesserare giocatori che non trovano spazio e spendere sulle strutture, oltre che sui giovani”.
All’estero non è così…
“Negli altri paesi i campionati iniziano prima, basta pensare a Francia e Germania, dove si parte ad agosto e si fa la pausa invernale. In Inghilterra si gioca sempre, ma è un eccezione: gli stadi inglesi sono un caso unico. Però non è da pochi anni che all’estero c’è maggiore organizzazione. Nel 1992 io andai in Norvegia a vedere la nazionale per conto di Sacchi e rimasi strabiliato: non riuscivo a trovare la porta della tribuna, trovavo bar e negozi ovunque, una macchina che funzionava tutta la settimana non solo la domenica. Non parliamo dela Spagna, dove sono stato all’Atletico Madrid nel 1997/98: allo stadio ho persino comprato un televisore”.
Parliamo del campionato: la Juve si ferma ma ha polemizzato per un rigore non dato. Giusto protestare?
“La Juve ha pareggiato 0-0 con un Siena solido che si è difeso bene, e non ha avuto fortuna in un paio di circostanze. I bianconeri non hanno convinto appieno in attacco, ma hanno pure trovato un ottimo portiere in Pegolo davanti. Il rigore? C’era. Ho la sensazione, guardando anche quanto capitato a Milan e Napoli, che ci sia una sorta di “sudditanza” al contrario, che penalizza le grandi, specie da quegli arbitri giovani che non vogliono far vedere di essere condizionati dai nomi importanti”.
Milan-Napoli: 0-0 e Ibrahimovic che si fa espellere beccandosi 3 giornate. Giusto? come se la caverà il Milan?
“Il Milan con il Napoli (che poteva osare di più) è stato lento, Robinho si è mangiato un gol davvero elementare, ed è salito il nervosismo, che ha condizionato Ibrahimovic. A me è perso uno schiaffetto e poco più, punirei maggiormente chi fa scenate. Non ho capito il motivo per cui Maxi Lopez è entrato solo alla fine? Cosa è stato preso a fare? Ora Allegri senza Ibra deve puntare su di lui, perché El Shaarawy è troppo leggero”.
Roma-Inter 4-0: merito dei giallorossi o colpa dei nerazzurri?
“La Roma ha trovato una giornata felice, anche se non mi piace il gioco troppo offensivo e rischioso di Luis Enrique. Una grossa mano gliel’ha data l’Inter, inguardabile, per usura di motivazioni più che fisica. Otto gol in due partite sono tantissimi e le grandi squadre non prendono queste batoste. Ranieri poi non ha dato sicurezza inserendo Poli al posto di Pazzini all’intervallo”.
Ha segnato una doppietta Borini, che è in comproprietà con il Parma: sbagliato lasciarlo andare?
“Borini a Roma ha trovato circostanze favorevoli, puntano su di lui, che ha sfruttato le occasioni e ha qualità. Difficile possa tornare a Parma, mi auguro che la società se non riuscirà a portarlo indietro possa guadagnarci bene”.
Il campionato ha visto anche il rilancio del Genoa di Marino, ormai vicino alla zona “Europa”?
“Il Genoa sta facendo motlo bene in casa, anche se prende troppi gol e rischia molto. C’è d dire che contro ha avuto una Lazio in subbuglio tra infortuni, maltempo a Roma, polemiche interne per mancati rinforzi. Certo, Palacio ha segnato una rete davvero straordinaria”.
In coda invece c’è stato il ritorno di Mondonico a Novara…
“Il Mondo è una grande persona e gli auguro il meglio, ma salvare questo Novara mi pare molto difficile. A volte non basta cambiare allenatori e Tesser non meritava di essere cacciato. Diverso il discorso del Lecce: è una squadra viva, che lotta e se la gioca”.
Infine il Palermo. Vittoria, gli arabi che arrivano e Zamparini che vuole lo scudetto in tre anni: c’è da credergli?
“Mah, Zamparini è imprevedibile. sulla partita di ieri posso dire che Budan e Miccoli si stanno confermando una coppia molto affiatata. Se il Palermo potrà diventare da scudetto dipenderà dagli acquisti che faranno. Gli arabi di certo possono aiutare a creare una nuova realtà competitiva, e non sarebbe male se ci fosse qualcuno in grado di contrastare le solite”.