Continua il momento negativo del Parma, che a Bari è stato il lontano parente di quello visto contro l’Inter in Coppa Italia.
Il 4-0 subito al “San Nicola”, arrivato al termine di una delle peggiori prestazioni personali, come anche ammesso dal tecnico Pecchia al termine della partita (“Questa è una sconfitta sonora, per la prima volta l’avversario ci è stato superiore”), non ammette repliche. La sconfitta della settimana scorsa — costata l’uscita dall’attuale zona playoff (clicca qui) — è l’ennesima conferma del difetto di continuità di cui, nell’ultimo periodo, è vittima il Parma. I risultati lo confermano: nelle ultime 7 partite i crociati hanno raccolto solo 5 punti (1 vittoria e 2 pareggi), sintomo che alcune cose non vanno. Il girone di andata della squadra di Pecchia è stato sicuramente a due facce: l’inizio di campionato aveva mostrato un Parma nuovo rispetto alla stagione scorsa (nelle prime 10 partite ben 16 punti, con solo 2 sconfitte subite), ma quello visto negli ultimi mesi ce lo sta ricordando ricordato tremendamente (11 punti realizzati nelle seguenti 10 partite, con 5 sconfitte subite). Numeri che, attualmente, non rispecchiano l’obiettivo del Parma stabilito ad inizio stagione.
Continua, invece, la lenta risalita del Perugia: la squadra umbra arriva alla sfida del “Tardini”, reduce dal pareggio casalingo contro il Palermo (3-3) che ha lasciato l’amaro in bocca, visto che gli umbri erano riusciti a portarsi avanti di due gol per poi vedersi raggiunti nel finale. Un match che è stato comunque l’ennesimo tassello in chiave salvezza di quella rimonta che i perugini sono più che mai intenzionati a compiere. Dopo l’esonero di metà settembre, il ritorno di Fabrizio Castori in panchina è stato il motivo principale della rinascita del Grifone. La disastrosa partenza in meno di due mesi aveva portato a un doppio esonero: dapprima, quello dell’ex mister di Carpi e Salernitana, allontanato dopo 4 punti in 6 giornate, quindi quello dell’ex Parma (stagione 2004/2005) Silvio Baldini (0 punti nei successivi tre turni); con il Castori-bis, inauguratosi alla decima giornata, il Perugia riesce a rialzarsi, aggiungendo ben 16 punti e lasciando l’ultimo posto in classifica. A Perugia ora si vede l’orizzonte: a soli 3 punti c’è l’uscita verso la zona salvezza diretta. E, per come si erano messe le cose per il Grifone a inizio campionato, è innegabile che ora, rinnovato il progetto con Castori, sia tutta un’altra musica.
Situazioni diverse a livello di realizzazioni: se per il Perugia nelle ultime 4 partite sono arrivati 9 gol (fino a quel momento le reti erano state 10 in tutto), per il Parma quello delle marcature è un problema che emerge di più, con sole 4 marcature. La sfida di sabato coinvolgerà due ex, uno per parte: fra gli ospiti il pubblico del “Tardini” rivedrà Aleandro Rosi, difensore esterno classe 1987 che giocò nel Ducato per due stagioni, dal 2012 al 2014, totalizzando 36 presenze e 6 gol; attualmente, con le sue 7 apparizioni stagionali, non sembra essere un punto fermo nelle gerarchie di Castori. L’altra vecchia conoscenza dell’incontro è Leonardo Chichizola: il portiere argentino classe ’90 arrivato a Parma, apparentemente come vice-Buffon, la scorsa estate proprio dal Perugia sta disputando una stagione positiva e da primo protagonista, dopo che nella precedente, in Umbria, aveva collezionato 38 presenze in altrettante gare di un campionato culminato con il sogno playoff svanito all’ultimo soffio.
Per quanto riguarda gli scontri diretti, il Parma non vince da 6 partite contro il Perugia: l’ultimo successo risale al 13 settembre 2003, era alla seconda partita del campionato di Serie A 2004/2005 (3-0 per i gialloblù); da allora 4 pareggi e 2 sconfitte nel computo delle sfida tra “Tardini” e Curi”. Alla squadra di Pecchia non solo il compito di interrompere questa striscia di risultati, ma anche quello di tornare a vincere davanti ai propri tifosi, dal momento che la vittoria tra le mura amiche manca dal 12 novembre (3-1 al Cittadella). Dopo un inizio strepitoso al “Tardini” (1 sola sconfitta in 9 partite casalinghe), sono arrivate 3 sconfitte consecutive contro Modena, Benevento e Spal. I primi segni di cedimento mostrati dal Parma a due volti.