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Volley: torna, al femminile, la sfida Parma – Modena. Ne riviviamo la storia nelle parole di Marco Bracci

Volley: torna, al femminile, la sfida Parma – Modena. Ne riviviamo la storia nelle parole di Marco Bracci

Esistono sfide eterne, che dividono le masse per campane o bandiere, prestigio o moda, ma che rimangono ben stampate nell’immaginario collettivo, unendo, a quel punto, tutti gli appassionati sportivi in un unico calderone pieno di ricordi e memorie, di corsi e ricorsi storici.

Nella pallavolo maschile italiana, ad esempio, Parma-Modena ha radici lontane, con lo stesso fascino di Celtics-Lakers nell’NBA, anche quando le loro franchigie hanno navigato in cattive acque e se non si lottava per il titolo, l’importante era battere gli avversari per rendere migliore la propria stagione.

Il derby della “Via Emilia” è stata una super classica per decenni, condita da tante partite esaltanti e con il suo apice toccato sul finire degli anni ’80 con 4 finali scudetto consecutive (le prime 3 alla Panini Modena, quella dell’89/90 alla Maxicono Parma) ed è automatico che venga evocato da chi l’abbia vissuto da entrambe le sponde o dall’attuale sfida nella versione femminile.

Marco Bracci da Fucecchio, dal 2007 vice allenatore di Barbolini nella straordinaria Nazionale Femminile e con un passato da leggenda del volley, conosce bene la materia e le due piazze in questione: arrivo a Parma nell’87/88 da 21enne semi-sconosciuto e promettente schiacciatore, dopo 7 stagioni (e 11 titoli vari), nel 94/95 il passaggio a Modena dove rimane per 4 anni (altri 11 allori vari), prima di chiudere la propria carriera da giocatore passando (e vincendo per altri 7 anni totali) da Roma ed infine da Macerata.

Anche se non è necessario ricordarlo, ma tanto per capirci Marco Bracci fa parte di quella famosa Italia formata da “la generazione di fenomeni” guidata dal guru Velasco, che a quei tempi insegnava il “verbo” della pallavolo in tutte le cattedrali sportive del mondo, ed il suo palmares personale è completo sia a livello di club che di nazionale. Basta solo non citarlo tutto (infatti manca un Europeo Veterani Over 40 vinto nel 2007), altrimenti, come dice lui, ci si sente vecchi.

Ora la “generazione di fenomeni”, al femminile, se la ritrova tra le mani come tecnico:”Direi che ci siamo divertiti molto negli ultimi anni – racconta sorridendo l’ex numero 8 di Parma e Modena – soprattutto grazie alle vittorie conquistate in World Cup. Quella di quest’anno ha confermato che abbiamo un’ossatura solida, nonostante un Europeo giocato in maniera non esaltante. Siamo una Nazionale con un buon staff tecnico e buone atlete che, se al massimo della condizione, hanno dimostrato di poter arrivare molto in alto in tutte le competizioni. Se lavori bene, con metodo, impegno e pazienza, nessun obiettivo è precluso e quanto meno, in mancanza di risultati, non potrai rimproverarti di nulla”.

Liu-Jo Modena-Cariparma SiGrade di domenica è il link perfetto per sfogliare qualche pagina del suo taccuino da scout o del suo libro dei ricordi:”Ora farò – prosegue Bracci – qualche giorno via con la famiglia prima di rituffarmi nel ruolo di visionatore del campionato. Ci sono tante ragazze che seguiamo, chi già nel giro della Nazionale e chi invece potrebbe entrarci. Quest’anno sono già stato al PalaPanini per Modena-Pesaro (il 15 ottobre e 3-0 per le padrone di casa, ndr), anche per salutare l’amico Paolo Tofoli e ho visto un palazzetto strapieno e grande entusiasmo. Le vittorie dell’Italia certamente hanno aiutato a dar maggior visibilità al nostro sport, attraverso tutti i canali possibili e l’incremento del pubblico nei palazzetti, insieme al forte impegno di società e sponsor, visti i tempi che corrono, sono una logica conseguenza”.

“Per quanto riguarda il derby – analizza il tecnico toscano, nato il 23 agosto del ‘66 – Modena ha una formazione composta da giocatrici esperte e sta facendo un campionato in base alle proprie aspettative, anche se non nasconde maggiori ambizioni. Parma invece è tutta una novità. So che è una piazza esigente, ma deve stare tranquilla, lavorare bene in palestra, capire gli eventuali aspetti negativi e avere pazienza. Certo il risultato positivo aiuta il morale, però così come non bisogna esaltarsi troppo nelle vittorie, non bisogna abbattersi per le sconfitte. Parma deve fare un’analisi giusta in base agli avversari affrontati e contestualizzare il tutto con obiettività per dare equilibrio allo spogliatoio. Ad esempio quando tra le fila di Parma rientrerà Stefania Okaka, che teniamo monitorata, potrà essere un valore aggiunto importante, anche se devo confidare che a me piace molto la Grothues. L’ho seguita parecchio con l’Olanda, che l’ha valorizzata molto, ha grinta e voglia di vincere. In Italia abbiamo le spalle ben coperte per il futuro (Diouf &co, ndr), altrimenti lei sarebbe da naturalizzare. Scherzi a parte, Busto Arsizio e Villa Cortese fino ad oggi sono state le più convincenti, poi da Urbino in giù, tutte le squadre possono dire la loro. È un campionato equilibrato, ma la sosta della World Cup l’ha condizionato e secondo me i reali valori si vedranno almeno fra un mese”.

Difficile sbottonarlo per chi tiferà:”Sono città che ho amato e amo in modo viscerale, non riesco a scegliere. Parma mi ha fatto conoscere al mondo e abbiamo subito vinto. Tra i tanti, ricordo che quando arrivai nella vostra città giocai opposto in un torneo a Perugia contro una squadra russa ed eravamo sotto 0-2. Continuavo a rompere le scatole al palleggiatore Giulio Belletti dicendogli di servirmi palloni migliori e lui, che era davvero bravo e aveva già vinto tanto con Veico e Santal, mi rispondeva per le rime, ma alla fine vincemmo quella finale per 3-2. Mentre a Modena mi sono ritrovato insieme a colleghi che, come me, avevano vinto tutto e c’era il rischio di sentirsi appagati, ma vincemmo ancora tanto anche lì e dimostrammo di essere ancora dei campioni. Sono stato molto fortunato nella mia carriera, però anch’io so di aver dato tanto per le maglie che ho indossato e le vittorie che ottieni ti legano per tutta la vita ai tuoi compagni. Anche se non ci vediamo per mesi o anni, quando ci rincontriamo sembra che sia passato un giorno. Sono ricordi indelebili, sensazioni bellissime”.

Più facile quindi estorcergli un pronostico, infiocchettato da un augurio.

“Non saprei dire chi vincerà – conclude l’MVP della Champions League 2005 – hanno buone possibilità entrambe le formazioni, però mi piacerebbe che diventasse una classica del campionato femminile, come la è stata in quello maschile. Le premesse ci sono tutte”.

Per la verità tra Modena e Parma c’è già un precedente importante in serie A2, anche se un po’ forzato: stagione 2009/10 la Liu-Jo Carpi (ma stessa società di adesso) conquista la promozione ai danni del Cariparma vincendo 3-1 la finale, dopo aver fermato anche in Coppa Italia in semifinale la corsa delle parmensi.

Sì, le premesse ci sono tutte e se lo dice una leggenda del volley come Marco Bracci, l’eterna sfida della “Via Emilia” vive già di un nuovo capitolo.

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