Il ciclismo a Busseto parte da lontano. Tra passato, presente e futuro, scorrendo l'albo d'oro della Milano Busseto, troviamo nomi che hanno fatto la storia nel ciclismo: Francesco Moser, Sante Gaiardoni, Vittorio Algeri, Fabrizio Bontempi, Giovanni Lombardi, il nostro Paolo Bossoni e tanti altri.
Per parlare del futuro del ciclismo nell’attesa della 63a edizione in programma la prossima primavera a Busseto abbiamo avvicinato il sindaco Maria Giovanna Gambazza, diplomata in scienze nfiermeristiche, coordinatore sanitario presso l’ospedale di Vaio.
La Milano-Busseto, una iniziativa che da lustro al paese.
Merito dei bussetani, sin da allora con le idee chiare, che volevano creare una manifestazione sportiva di interesse nazionale che valorizasse Busseto; possiamo affermare che hanno visto bene.
Una corsa che vanta 62 edizioni disputate dal 1949 (primo vincitore Claudio Ricci). Qual’è il segreto di questa longevità?
Il merito va a chi ha lavorato bene e con impegno: in questi 62 anni al timone della corsa si sono avvicendate varie organizzazioni, ma tutte hanno lavorato con serietà per raggiungere l’obbiettivo di partenza, valorizzando Busseto ed i suoi prodotti.
Unico neo la mancata disputa nel 2010.
Sicuramente un momento di stanchezza, una corsa come la nostra necessita di mesi di lavoro. Trattandosi del lavoro di volontari può arrivare l’idea di mollare, anche per problemi economici.
In viale Pallavicino si sono laureati vincitori campioni importanti.
La MIlano Busseto ha acquistato tanto prestigio, è una delle prime corse di primavera, su un percorso eccezionale che attraversa le colline del piacentino e del parmense. Non per niente veniva chiamata la ”Piccola Milano San Remo” e fino al 2009 si disputava lo stesso giorno. Molte società al termine della corsa lasciano l’iscrizione per la prossima edizione.
L’amministrazione comunale come si muove per la corsa?
Offriamo collaborazione totale: siamo presenti, tramite l’assessore allo sport Luca Concari, in tutta l’organizzazione, mettendo a completa disposizione locali, personale e anche con un contributo economico, che in fondo non guasta.
La Milano-Busseto nella sua storia ha visto varie sedi di partenza,Milano,Cremona,Busseto,qual’è secondo lei la migliore?
Sicuramente Busseto: nella nostra bellissima piazza Verdi sin dalle prime ore del mattino si vive una giornata di festa, non solo per i corridori ed il seguito, ma anche per tutta la città. Quest’anno è anche partita un’iniziativa: la carovana pubblicitaria degli sponsor al seguito della gara, a mio avviso una scelta azzeccatissima.
Lei,prima di essere sindaco era presidente della Pubblica Assistenza, quindi ha sempre vissuto in prima persona la gara.
Sinceramente si, la corsa ha bisogno del coinvolgimento di tutte le associazioni di volontariato; la Pubblica Assistenza oltre al servizio medico sanitario si prodiga con i suoi volontari lungo tutto il percorso.
Nel 2012 per lei sarà la prima Milano-Busseto da sindaco,cosa pensa di proporre a tifosi e appassionati?
Prima di tutto l’ospitalità: vogliamo che i partecipanti e le loro famiglie al ritorno a casa portino un buon ricordo. Poi la collaborazione di tutto il paese e un’ottima (di questo ne sono certa), organizzazione. Paolo Bossoni, neo presidente del Pedale Bussetano, è certamente all’altezza. Sarà una vera giornata dedicata al ciclismo.
Nel 2007 a Busseto è stato siglato un protocollo d’intesa fra la provincia di Parma e la Federciclismo.
E’ una collaborazione utile, ma che ogni tanto andrebbe rinfrescata; per ora posso dirmi comunque soddisfatta, tutto procede bene.
Il suo comune, 7000 abitanti, nel 2006 ha visto la partenza della 6a tappa del giro d’Italia Busseto-Forli, nel 2011 il passaggio del giro d’Italia donne professioniste.
Siamo punto di riferimento importante per il ciclismo: grazie a Giuseppe Verdi, Busseto è conosciuto in tutto il mondo e il nostro territorio si presta a qualsiasi tipo di iniziativa a carattere sportivo e culturale.
Il suo collega, sindaco di Salsomaggiore, Giovanni Carancini, durante il corso per direttori sportivi ha sottolineato che il parmense ha oltre 100 km di piste ciclabili. Busseto in particolare?
Siamo in un’ottima posizione, abbiamo diversi percorsi fruibili per tutti; per i turisti è possibile noleggiare biciclette e utilizzare queste piste.
Busseto nell’ultimo decennio ha espresso atleti di valore nazionale: Paolo Bossoni e Andrea Rampini (ciclisti), Paolo Scaramuzza, Fabrizio Tosini, Samuele Romanini nel Bob a due e a quattro.
Prima come bussetana, ora come sindaco, ne sono onorata. Paolo Bossoni da dilettante nel 1997 ha vinto a Busseto, nel 2000 nella Vuelta Spagnola nella sesta tappa ha battuto lo spagnolo Oscar Freire, a Genova nel 2007 ha vinto l’argento Italiano su strada, nel 2003 azzurro ai mondiali professionisti ad Hamilton Canada. Andrea Rampini è stato per anni nella nazionale diversamente abili, con tecnico Mario Valentini, come pilota per non vedenti. Paolo Scaramuzza, Fabrizio Tosini, Samuele Romanini, azzurri del Bob, partecipando a vari mondiali e Olimpiadi tra cui anche Torino 2006. Tutti hanno portato Busseto nel mondo.
Nel 2013 a Busseto ci sarà il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, la sua amministrazione come intende muoversi?
Stiamo preparando una miriade di iniziative, non solo sportive, ma anche di cultura e spettacolo. Già da ora cerchiamo di coinvolgere tutte le associazioni del nostro comune, inoltre speriamo che la RCS Sport, organizzatrice del Giro d’Italia si ricordi di Busseto per una tappa del Giro, magari una cronometro, coinvolgendo e valorizzando le terre verdiane. La richiesta è stata inoltrata per tempo, non ci rimane che attendere.
Una domanda dolente, nella precedente giunta Luca Laurini la minoranza contestò la tappa del giro e la pista ciclabile; lei ora come sindaco cosa risponde?
Una contestazione giustificata dalle divergenze politiche, ma quello che conta sono i risultati che mettono in mostra i nostri sforzi e la vetrina di cui Busseto ha gosuto in Italia e nel Mondo, anche tramite la diretta Rai.
Al tempo dell’inaugurazione della pista si parlava di una scuola di ciclismo.
Stiamo lavorando su questo progetto, per sfruttare al meglio il nostro anello ciclabile ricavato nel parco dello sport, omologato per qualsiasi gara. I risultati si vedranno in un prossimo futuro; sarà molto importante lavorare con i ragazzi, Busseto è molto accogliente e disponibile ad ogni iniziativa.