Chi l’avrebbe mai detto, dopo il difficile trittico iniziale di partite contro due squadre candidate al primo posto (Banca Reale Yoyogurt Giaveno e Biancoforno Santa Croce) e una navigata della categoria (Acqua Paradiso Busnago), riservatole dal calendario, …
… di trovare la matricola Terre Verdiane Servizi Italia, alla prima esperienza della sua storia nella pallavolo professionistica nazionale, in serie A2, con due punti in classifica… ? In pochi, pochissimi, soprattutto se quelle due lunghezze, poi, sono state conquistate conducendo al tie-break, in una gara consecutiva all’altra, l’ambo di superfavorite. Prima, addirittura in trasferta, il Giaveno. Poi, oggi, sul campo amico del PalaLiabel di Salsomaggiore Terme, le toscane le quali vivono e giocano lungo il fiume Arno, finora vittoriose senza neppure perdere un set.
Le santacrocesi pure nella giornata odierna erano avviate verso il bottino pieno, essendosi imposte senza particolari problemi, quasi come un rullo compressore con il loro attacco esplosivo, costituito da Valeria Rosso, Mirela Corjeutanu, Natalia Brussa e Anita Filopovics nei due parziali d’apertura.
Non avevano, però, fatto i conti con l’abilità tattica dell’allenatore verdiano, Marco Botti, di prender le adeguate contromisure, a cominciare dall’inserimento della nazionale greca Eva Chantava, particolarmente sensibile a muro (tre volte vincente), e con il gran carattere che le sue atlete spendono sempre, anche quando la gara sembra persa, nel seguire le sue disposizioni.
Servizi Italia è così risorto dalle sue ceneri, elevandosi grazie, soprattutto, a una prorompente Luciana Do Carmo (ventiquattro punti, quattordici vinti e un 43% in realizzazione, dati che per un opposto di ruolo sono il top), a una difesa che ha ricevuto a livelli molto alti di perfezione (i due liberi, Lucia Lunghi ed Elisa Martini, rispettivamente al 57% e al 48%), a una Costanza Manfredini la quale ha fatto il proprio dovere di martello, con le sue sedici realizzazioni, e alla solita, fantastica, coppia di centrali Sestini-Lapi.
Quest’ultima, in particolare, la quale aveva dichiarato, alla vigilia, di vivere la sfida come un derby, nei confronti di quella società sportiva della sua terra la quale non aveva creduto compiutamente in lei da giovanissima, ha trasformato in azioni affermative il proprio orgoglio.
Lo score di Chiara Lapi è favorevolmente macchiato da undici punti e, soprattutto, da un terzo (quattro) delle dodici murate andate a buon fine per il Terre Verdiane, che, ora, dopo aver strappato lunghezze vitali nei confronti di due grandi del torneo, si appresta a cominciare a giocare il proprio autentico campionato contro le avversarie del suo rango, quelle che lottano per salvarsi.
Terre Verdiane Servizi Italia-Biancoforno Santa Croce 2-3
(18-25, 11-25, 25-20, 25-22, 8-15)
Terre Verdiane Servizi Italia: Valpiani, Rania 3, Sestini 7, La Rosa, Do Carmo 24, Martini 2, Lunghi (Libero), Manfredini 16, Chantava 8, Fabbri 1, Perini, Lapi 11. All.Botti.
Biancoforno Santa Croce: Demichelis, Rosso 31, Corjeutanu 13, Ruberti 1, Tanturli 3, Filopovics 10, Lanzini (Libero), Brussa 17, Zambelli 8. Non entrate: Boriassi, Liguori e Batina. All.Chiappafreddo.
Note – Durata set: 23’, 22’, 26’, 29’, 12, per un totale di 1h.52’. Battute vincenti: Terre Verdiane 1, Santa Croce 3. Battute sbagliate: Terre Verdiane 9, Santa Croce 5. Muri: Terre Verdiane 12, Santa Croce 12. Errori: Terre Verdiane 24, Santa Croce 15. Spettatori 320.
Arbitri: Lot di Treviso e Pozzi di Alessandria.