La WiMORE Energy Volley Parma comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Davide Zanichelli, che sarà coadiuvato dal vice Matteo Meli già presente all’interno dello staff nella passata stagione e dallo scoutman Massimo Civillini.
«Allo stesso tempo – si legge nel comunicato dell’Energy – la società desidera ringraziare il direttore tecnico Alberto Raho per il prezioso lavoro svolto in questi due mesi al servizio della squadra che attualmente occupa il secondo posto nel girone E del campionato nazionale di Serie B maschile.
Zanichelli, nato il 21 aprile 1973 a Parma, vanta già una notevole esperienza tra Serie A e B sia in campo maschile che in quello femminile: dopo una carriera da schiacciatore, prevalentemente, in Serie C, impreziosita dagli scudetti Under 20 e Juniores tra le fila della Colser, la “cantera” della Maxicono, ha esordito in panchina non ancora trentenne all’Audax sempre in Serie C prima di passare in ambito femminile a Collecchio, condotto al salto in A2, Volta Mantovana, Fiorenzuola e da vice a Fontanellato, stesso ruolo ricoperto a Ongina (nel 2017 un’altra promozione in A2) tra i maschi, dove ha allenato anche la Medel Volley Parma in B1 (con Luca Vettori in rosa) e B2 e l’Audax Parma in B tra il 2017 e il 2019.
Il direttore sportivo della WiMORE Energy Parma, Alessandro Grossi, accoglie a braccia aperte il terzo tecnico dell’anno dopo Levoni e Raho, che hanno guidato i gialloblù rispettivamente per quattro e sei partite. “Fin da quando c’è stata la separazione con Levoni, ci eravamo guardati attorno per cercare un allenatore che ci soddisfacesse dal punto di vista tecnico e umano, adatto a prendere in mano le redini di un gruppo di valore e dal grande potenziale. Siccome il feeling tra Alberto (Raho) e i ragazzi è stato ottimale ci eravamo permessi di aspettare un po’ più del previsto per fare il cambio allenatore, in questo modo abbiamo potuto ponderare a fondo la scelta del nuovo coach che è caduta su Zanichelli. Una persona che conosciamo tutti a livello di staff Energy, che reputiamo, sia per caratteristiche tecniche che sul piano della personalità, ideale per guidare il gruppo e verso la quale nutriamo la massima fiducia. Conosce già l’ambiente, il campionato, i nostri giocatori e gli avversari quindi ci metterà poco tempo ad adattarsi a questo ruolo e sicuramente ci potrà dare una mano a raggiungere gli obiettivi prefissati da qua a fine stagione».
E Zanichelli (autore di tre promozioni in carriera che, complice il rinvio a data da destinarsi del big match casalingo con Viadana, debutterà in panchina sabato 15 gennaio alle 17,30 al PalaRaschi di fronte a Villadoro nella prima giornata di ritorno, non vede l’ora di iniziare la nuova avventura.
INTERVISTA A ZANICHELLI
Si è già fatto un’idea sulla squadra?
“Il potenziale c’è ma ora le mie risposte sarebbero scontate. L’impressione è quella buona però poi bisogna vederla sul campo”.
Quali sono gli obiettivi stagionali?
“Proveremo a mantenere l’attuale posizione di classifica quindi arrivare nelle prime tre, dove chiudere terzi vuol dire non aver centrato l’obiettivo che si pone la società. Nel frattempo vogliamo creare gioco e far crescere i giovani però l’obiettivo dichiarato è quello di arrivare tra le prime due e giocarci i play-off”.
Su cosa lavorerete nelle prossime settimane?
“Adesso seguiamo le orme del lavoro di Alberto che sicuramente ha lavorato benissimo nell’ultimo periodo. Bisognerà solo dare fiducia, divertimento e quell’impronta in più che qualsiasi allenatore nuovo può dare all’inizio poi il lavoro verrà fuori un po’ più alla lunga così come le mie idee di gioco e il sistema in campo però non si può ottenere tutto subito”.
Quali armi serviranno per rimanere nei piani alti fino alla fine?
“Squadra, squadra e squadra. Abbiamo delle individualità forti che messe singolarmente serviranno a poco, dovremo essere squadra, crederci e divertirci perché nel campionato di B ci vuol divertimento e bisogna “mangiare” la palla. Serve quella fame di stare in campo, ho sempre detto ok il divertimento ma io mi diverto solo a vincere e per raggiungere quella cosa lì bisogna lavorare e divertirsi”.
Cosa significa per un tecnico di Parma allenare al PalaRaschi in un campionato nazionale?
“Ha il suo fascino, qua sono entrato che ero piccolo a guardare la Santal e la Maxicono. Non si è mai profeti in patria, spesso l’allenatore viene da fuori e di Parma ce ne sono stati pochi. Il fascino di chi viene da fuori è diverso da quello della città quindi essere qua e fare allenamento al PalaRaschi ha sempre un significato particolare”.