Puntuale come ogni lunedì torna l’appuntamento con la storica rubrica di Sportparma.com “Il Gede Risponde”.
Analisi e commenti, firmati dall’ex allenatore gialloblù Pietro Gedeone Carmignani, sull’ultimo deludente pareggio del Parma contro il Cosenza (1-1) e sull’intera giornata di serie A, con Napoli e Milan sconfitte ma sempre in testa alla classifica.
La crisi del Parma è sempre più profonda, come si può uscire da questa situazione?
“Non si capisce cosa voglia fare la società. Nel post gara contro il Cosenza Maresca ha detto che non si aspettava questo rendimento; ha cercato di cambiare modulo, passando alla difesa a tre, che sembrava avesse dato dei risultati, ma tra Lecce e ieri le prestazioni sono state disarmanti. In vantaggio di un gol il Parma non è riuscito a gestire il risultato, anzi è stato travolto dagli avversari e deve ringraziare Buffon se non ha perso”.
Lei crede che la società dovrebbe prendere decisioni forti?
“La cosa che più mi fa pensare è che i diretti interessati dicono che non si riesce a capire… che non si riesce a trovare la soluzione al problema. Ma chi è che deve trovare la soluzione? La società è sempre responsabile delle proprie scelte. E’ evidente che ora bisogna metterci le mani, ma questo spetta solo ai dirigenti. E’ una situazione incomprensibile, molto strana. Una squadra che non riesce a esprimere gioco, che vince e segna poco. Evidentemente alla società sta bene quello che sta accadendo. Sta bene avere 17 punti in classifica, a ridosso della zona retrocessione. La cosa più deleteria è non sapere cosa fare; e in questo momento, da fuori, il Parma sembra una squadra che non sa cosa fare”.
Le idee di Maresca non si vedono. Perché? Squadra inadeguata?
“Ultimamente Maresca ha schierato una formazione più idonea al momento di difficoltà e alla classifica. E questo gli fa onore. Ma le idee iniziali erano altre, si voleva dominare il campo e proporre un calcio offensivo. Le prestazioni negative sono sotto gli occhi di tutti. Questa è una squadra che secondo molti addetti ai lavori doveva primeggiare”.
L’eterno Buffon è l’unico a salvarsi…
“Buffon la sta vivendo male, ma in campo sta dando tutto. Sta dando il massimo e chiede di rispettare il Parma. Ma le decisione non spettano a lui.
La classifica, con riferimento alle prime due posizioni e quindi alla promozione diretta, è compromessa?
“No, con 2-3 vittorie si può uscire da questa situazione, non è drammatica. Ma bisogna trovare una soluzione in fretta e risolvere i problemi”.
In serie A perdono entrambe le capoliste, Milan e Napoli. E l’Inter rientra nella corsa scudetto. Cosa è successo nella tredicesima giornata?
“Milan e Napoli hanno perso in modo diverso. Milan sprecone, ha creato tanto ma non ha saputo concretizzare; ha creato una montagna per partorire un topolino. Poi gli errori individuali difensivi sono stati pagati a caro prezzo. Quando prendi 4 gol è difficile recuperare. Buona Fiorentina, ha saputo soffrire ma ha dimostrato di avere fisicità e coraggio; è stata chirurgica, ha sfruttato tutte le occasioni avute; Vlahovic grande giocatore.
L’Inter in un solo colpo ha ridotto le distanze dalla vetta della classifica. Partita giocata con grande carattere, ha rimontato lo svantaggio iniziale; sulle fasce è stata superiore, ha avuto il gioco in mano dopo lo svantaggio. Le decisione della panchina hanno influito, la squadra ha pressato più alta, mentre il Napoli ha arretrato il baricentro e ha lasciato l’iniziativa all’Inter; Spalletti ha perso una grossa occasione, l’Inter è e resta la principale avversaria per lo scudetto”.
Vittoria pesante della Juventus…
“Il cambio tattico (da 3-5-2 a 4-3-3) dovuto all’infortunio di Danilo ha influito in maniera positiva, perché ha consentito alla Juve di difendersi con ordine e ripartire con pericolosità grazie alla velocità dei suoi attaccanti. Nella Lazio si è sentita l’assenza di Immobile. Con questa vittoria la Juve riprende la Lazio e accorcia in classifica, la stagione è lunga e può succedere di tutto”.
Atalanta travolgente…
“L’Atalanta mi lascia buone sensazione, contro lo Spezia ha saputo reagire subito allo svantaggio e alle difficoltà iniziali. E’ stata brava ad amministrare le energie in vista della Champions, insomma ha vinto in scioltezza. Lo Spezia si è dovuto arrendere all’evidente differenza tecnica”.
Colpo grosso della Roma. Può essere un nuovo inizio per Mourinho?
“La Roma si è compattata attorno a Mourinho, ha vinto una partita difficile contro un Genoa che aveva assenze pesanti. Ma per vincere la partita si è affidato a un ragazzo di 18 anni, Afena-Gyan (doppietta). C’è ancora tanto da lavorare per Scheva, sicuramente dovrà ricorrere al mercato di riparazione”.
Vittoria scaccia crisi per la Sampdoria. La panchina di D’Aversa è più salda?
“La Sampdoria ha vinto uno scontro diretto importante grazie ad una maggiore qualità individuale; vittoria che salva la panchina di D’Aversa. La Salernitana paga anche le incertezze societarie. La piazza rivuole Castori”.
Il Venezia sbanca Bologna (0-1), è una delle sorprese del campionato?
“Il Venezia continua a stupire, il Bologna ha sbattuto contro il muro difensivo dei lagunari. Non sono riusciti a velocizzare la manovra, la difesa del Venezia ha fatto una grande prestazione. Il Venezia con 7 punti in 3 partite si è allontanato dalla zona pericolosa”.