Lo striscione dei Boys contro Gianluigi Buffon (leggi qui), appeso l’altra sera sui cancelli dello stadio Tardini, ha scatenato una marea di reazioni, non solo a Parma.
Un misto di indignazione, sconcerto e incredulità, ma anche approvazione. Sui social si sono azionati centinaia di commentatori velenosi, i quali hanno aggiunto ulteriore benzina sul fuoco. Come se non bastasse.
Ma come, quando e perché è nato questo astio tra una parte della curva Nord e il portiere campione del mondo?
Bisogna andare indietro di 20 anni: 13 giugno 2001, finale di ritorno di Coppa Italia Fiorentina-Parma (all’andata la Viola espugnò il Tardini 1-0, gol di Vanoli). All’Artemio Franchi di Firenze arrivarono circa 2mila tifosi gialloblù. Chi in pullman e chi in auto. Un corteo lungo, colorato e chiassoso. La partita finì 1-1, tanti rimpianti, ma la Coppa Italia andò alla Viola.
Al viaggio di ritorno della carovana crociata si unì anche Buffon, al volante di una Porsche di colore giallo. Fu l’ennesima testimonianza del forte legame che esisteva tra Superman e la piazza crociata. Il viaggio serale, però, non fu dei più tranquilli, tant’è che a un certo punto, lungo il tragitto che da Firenze portava all’autostrada, intervennero le forze dell’ordine e in mezzo ci finì proprio l’auto di Buffon, “scortata” dai pullman dei Boys e degli altri tifosi. Caos e parapiglia generale, ma alla fine tutti “sani” e “salvi”.
Pochi chilometri prima di arrivare a Parma la carovana fece tappa in un autogrill; c’era anche Buffon. Il tempo di uscire dall’auto che attorno a lui si catapultano centinaia di tifosi i quali ripetono incessantemente la stessa domanda: “Vai alla Juventus?”. La risposta del portiere è stata secca e apparentemente senza appello: “No, non andrò mai alla Juve”.
Se quel giorno Buffon fosse veramente a conoscenza di una trattativa tra Parma e Juventus per il suo passaggio in bianconero non è dato sapersi (se così fosse la storia assumerebbe altri contorni), fatto sta che tre settimane dopo la Juventus ne ufficializzò l’acquisto per 75 miliardi di lire. E di colpo Parma si sentì tradita da uno dei suoi simboli. Tradimento che gli ultras non hanno mai digerito, a differenza di molti altri tifosi che invece lo hanno perdonato e compreso.
Per i Boys la rivalità con la vecchia Signora è troppo forte per mandare giù il rospo e così a distanza di 20 anni quei fatti sono tornati a galla, anche se difficilmente rovineranno la festa che il presidente Krause sta preparando per martedì prossimo quando Superman verrà presentato nella sala stampa dello stadio Tardini. Non a casa oggi sui cancelli del Tardini è apparso un nuovo striscione: “Bentornato Gigi”