Il pacchetto di mischia delle Zebre Rugby si assicura fino al 30 giugno 2023 il talento del pilone sinistro Paolo Buonfiglio e dei due terza linea Renato Giammarioli e Potu Junior Leavasa. I tre avanti hanno infatti rinnovato il proprio contratto con la franchigia federale per altre due stagioni.
Già capitano della Nazionale U20 con cui ha partecipato al Sei Nazioni e al Mondiale di categoria nel 2014 e ancora nel 2015, il n° 1 pratese è cresciuto nell’UR Prato-Sesto, guadagnandosi successivamente la chiamata per entrare a far parte dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, all’epoca di stanza a Parma.
Dopo l’esordio in Serie A arriva quello nel massimo campionato italiano: tra il 2014 e il 2019 il pilone toscano è stato uno dei punti fissi della rosa del Mogliano, club con cui vanta 79 presenze e 2 mete segnate. Durante l’esperienza in Veneto, Buonfiglio è stato più volte invitato in qualità di permit player del Benetton Rugby, senza però debuttare in Guinness PRO14, ed è stato anche chiamato dallo staff tecnico dell’Italia Emergenti, scendendo in campo nella Nations Cup 2017 in Uruguay.
Nell’estate del 2019 arriva il suo passaggio alle Zebre Rugby, squadra con cui ha debuttato in campionato celtico il 5 ottobre 2019 nella sfida del Lanfranchi contro i Gallesi Dragons. Undici le apparizioni con la franchigia federale per Paolo che insegue ancora l’esordio in coppa europea e con la nazionale maggiore. Dopo un brutto infortunio al perone che lo scorso anno lo aveva trattenuto ai box per diversi mesi, Buonfiglio ha trovato maggiore continuità questa stagione, contendendo la maglia n° 1 con gli Azzurri Lovotti, Fischetti e Rimpelli.
Le dichiarazioni di Paolo Buonfiglio: “E’ un rinnovo che significa molto per me, sono contento e orgoglioso perché ho sentito tanta fiducia nei miei confronti. La scorsa stagione ero rimasto fermo diversi mesi per via dell’infortunio alla gamba, per cui quest’anno era importante sfruttare al massimo le occasioni che mi veniva concesse, cosa non facile vista l’alta concorrenza interna nel mio ruolo. Cercherò di ripagare la fiducia nel trovare sempre più continuità nel mio gioco. Ho sposato fin subito il progetto tecnico delle Zebre, penso che quest’anno abbiamo raggiunto risultati importanti e siamo tutti uniti e coesi nel volerci togliere tante altre belle soddisfazioni in futuro. Lavorare con lo staff è un grande stimolo, oltre che una bella sfida”.
Compagno di squadra di Paolo ai tempi dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” è Renato Giammarioli, anch’egli 26enne. Nato a Marino in provincia di Roma, il potente n° 8 si è messo in mostra col vicino club del Rugby Città di Frascati, debuttando quindi in Serie A con la selezione di giovani promesse U20.
Nel corso della sua esperienza in accademia, il giovane terza linea ha trovato l’Azzurro della Nazionale U20, disputando un Sei Nazioni e due Mondiali di categoria, esordendo persino in Guinness PRO14 e in Challenge Cup con le Zebre in qualità di permit player.
Nella stagione 2015/16 Giammarioli firma il suo passaggio al Rugby Calvisano, laureandosi campione d’Italia nel 2017.
A partire dall’estate del 2017 entra in pianta stabile nello spogliatoio della franchigia federale, facendosi subito notare nelle statistiche offensive del torneo.
Il talento e i mezzi atletici di Renato vengono apprezzati anche dall’ex ct dell’Italia Conor O’Shea che il 25 novembre 2017 lo schiera nella formazione della Nazionale maggiore scelta per il test match di Padova contro gli Springboks.
Complessivamente, sono 4 i caps con gli Azzurri collezionati dal laziale che, dopo essere stato convocato ai raduni di avvicinamento al Sei Nazioni 2021, è a lavoro per confermare il suo valore e per ritrovare la maglia dell’Italia che manca dall’agosto del 2019.
Le dichiarazioni di Renato Giammarioli: “Sono contento di restare alle Zebre e di avere la possibilità di continuare a crescere per altre due stagioni. Venivo da un anno difficile in cui non ero stato bene fisicamente, ma adesso mi sento molto confidente nei miei mezzi e mi trovo a mio agio in campo. E’ bello avere la fiducia di allenatori e compagni di squadra: per me è motivo d’orgoglio, oltre che uno stimolo a far bene. Tornare ad indossare la maglia Azzurra è un obiettivo, ma sarà soprattutto la conferma delle mie prestazioni. Per ora rimango concentrato su me stesso e sul mio lavoro al club”.
Dal suo arrivo a Parma a gennaio, Potu Junior Leavasa è sceso in campo in ognuna delle dieci sfide che hanno visto protagoniste le Zebre Rugby nelle tre competizioni internazionali Guinness PRO14, EPCR Challenge Cup e Guinness PRO14 Rainbow Cup.
Otto volte in campo dal primo minuto, il duttile seconda/terza linea in questa seconda metà di stagione è stato di fatto uno dei punti fissi della rosa di coach Bradley.
Nato nella città samoana di Motoʻotua il 10 gennaio 1996, Potu si è affacciato al rugby in Nuova Zelanda dove si trasferì da giovane con la famiglia. I suoi primi club furono l’Auckland Rugby e gli Hamilton Marist nella regione del Waikato.
Nel 2015 si trasferisce a Melbourne in Australia dove entra a far parte dell’Accademia dei Rebels, la franchigia del massimo campionato dell’emisfero australe Super Rugby.
Dopo una parentesi nel Regno Unito con i Southend Saxons, Leavasa ritorna in Australia dove si mette in mostra con la maglia dei Warringah Rugby nello Shute Shield, il massimo torneo di rugby a 15 dello stato australiano del Nuovo Galles del Sud.
Già protagonista con la maglia della Nazionale U20 samoana, il potente avanti viene selezionato nel 2018 e ancora nel 2019 per comporre la rosa della selezione emergenti isolana impegnata nella World Rugby Pacific Challenge.
Tra il 2019 ed il 2020 il giovane flanker ha guidato da vicecapitano gli Austin Gilgronis nella Major League statunitense, mentre l’anno successivo ha bagnato il suo esordio nella Mitre 10 Cup, vestendo i colori dei neozelandesi Counties Manukau Steelers fino al suo ingresso nell’organico delle Zebre Rugby.
Le dichiarazioni di Potu Junior Leavasa (nella foto in alto): “Sono entusiasta dell’opportunità di prolungare la mia permanenza alle Zebre. Integrarmi nel gruppo è stato inizialmente impegnativo, ma vedo che c’è tanto talento in squadra, oltre che molto spazio per continuare a crescere insieme. E’ un rinnovo importante anche perché mi dà una grossa chance per sviluppare il mio adattamento al rugby dell’emisfero settentrionale. Sono grato allo staff, ai giocatori e a tutte le persone alle Zebre che hanno creduto in me e mi hanno aiutato a trovare il mio spazio in squadra. Sono impaziente di tornare a giocare e pronto per dare il mio contributo ai ragazzi!”.