Nel giorno della presentazione di Graziano Pellè, nella sala stampa dello stadio Tardini, è intervenuto il direttore sportivo Marcello Carli.
Il ds ha fatto il punto della difficile situazione che sta vivendo il Parma, attualmente penultimo in classifica. Ecco le parole di Carli:
“Quello che ci siamo detti questa settimana rimane tra di noi anche se non ci siamo detti cose particolari. Quello che stiamo vivendo lo sappiamo, non siamo stupidi. La settimana scorsa siamo stati tutti insieme anche per agevolare un po’ l’inserimento dei ragazzi nuovi, era stata una settimana nella quale avevo delle sensazioni ottime di livello, di lavoro, anche di aggregazione come non avevo mai visto tra i ragazzi. Poi è venuta fuori questa partita brutta, una partita che onestamente non ci aspettavamo”.
“In questo momento noi non dobbiamo dire niente, noi dobbiamo solamente dimostrare: alla gente, a tutti coloro che vogliono bene al Parma e sappiamo che stiamo deludendo. Noi da loro non dobbiamo pretendere niente, assolutamente. Siamo noi che dobbiamo dare. Questo è un mondo in cui è la squadra che deve dare emozioni alla gente ed è la squadra che deve trascinare la gente. Noi in questo momento non lo stiamo facendo e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Tutti, io in testa. Poi c’è da stare zitti e andare in campo, perché il nostro destino è nelle nostre mani. Dobbiamo dimostrare alla gente di meritare il fatto che ci vogliono bene, senza pretendere niente da nessuno”.
“Quando le cose non vanno bene non può essere la gente a darti una mano, anche se qui ce la danno perché c’è un modo di vivere sereno e tranquillo. Non possiamo avere alibi di niente, abbiamo una società perfetta e penso sia una delle poche che sta pagando regolarmente gli stipendi senza rinviare i pagamenti anche se magari potrebbe farlo. Non c’è una cosa a cui non possiamo aggrapparci per tirarci fuori da questa situazione: se non lo faremo è perché non saremo stati all’altezza. Siamo noi i responsabili. Parlare non serve a nulla, dobbiamo dimostrare alla gente che ce la possiamo fare. Siamo solo noi i responsabili e siamo solo noi che possiamo tirarci fuori da questa situazione“.