Non è ancora da considerare uno spareggio salvezza, ma certamente è un incrocio verso la permanenza in Lega Pallavolo Serie A Femminile, quello che attende domani pomeriggio, alle ore 18, in Puglia, a San Vito dei Normanni, il Terre Verdiane Volley.
L’avversario, il Cedat 85, insegue, penultimo in classifica, la squadra parmense, posizionata sul terz’ultimo gradino, quello utile per rimanere nella categoria, a quattro lunghezze e, un successo pieno, da tre punti, consentirebbe alle pugliesi di accorciare la distanza.
Il nemico più duro per le ragazze di coach Marco Botti, partite in mattinata in aereo per il profondo Sud, non è tanto tecnico quanto ambientale e si chiama PalaMacchitella, un impianto da mille posti, quasi sempre tutti esauriti, il mattone su cui San Vito ha costruito, in ogni stagione, le sue sei consecutive salvezze, grazie a un tifo corretto ma incandescente, che rende impossibile comunicare in campo tra compagne, costringendo a puntare molto su un gioco mandato a memoria.
Domani mattina, a poche ore dal fischio d’avvio, le pallavoliste verdiane svolgeranno l’allenamento di rifinitura, da rituale fondato su battuta e ricezione, proprio sul parquèt brindisino, per prenderne le misure.
Gli otto punti in classifica della formazione pugliese sono frutto di una sola vittoria e di cinque sconfitte al tie break, tra cui anche quella all’andata, contro il TV Volley, al PalaPratizzoli di Fidenza. Gli altri quattro incontri finiti al quinto set il Cedat85 li ha giocati tutti al PalaMacchitella.
L’unico successo di San Vito è giunto all’ultima giornata della prima fase del campionato ed è stato un bel 3 a 0 casalingo contro il Puntotel Sala Consilina.
Solo in un fondamentale la formazione allenata dal tecnico-bandiera Cosimo Lo Re supera, seppur di poco, nelle statistiche di squadra, il Terre Verdiane: è il numero di muri vincenti.
Sul fronte delle individualità offensive, bisognerà porre molta attenzione al potente braccio della serba Brankica Nikic, la più prolifica (192 punti), ma pure alle schiacciate della brasiliana Moreira Gomes (133), oltre al discreto palleggio di Giulia Della Rosa e al servizio insidioso del secondo libero Under, Giorgia Caforio, speculare alla parmense Michela Musiari.