Dopo la festa per il suo ventiquattresimo compleanno, al ritorno dalla vacanza in Sardegna, Costanza Manfredini, a Fontanellato, quartier generale del Terre Verdiane Volley, dove sta trascorrendo l’estate, lontano dalla sua Milano, lavorando nel bar del proprio ragazzo, ha firmato, in questi giorni, il rinnovo contrattuale con il club, annunciandolo personalmente, da sua consuetudine, con la gioia nell’anima, tramite il proprio profilo Facebook.
“Felice di poter dire, finalmente, che il mio futuro è ancora a Fonta !!!” – ha vergato con un largo sorriso sul suo diario multimediale.
La sua conferma, a ingaggio ridotto per le difficoltà economiche dovute al momento di crisi, dopo l’esplosione della scorsa stagione, in cui si è manifestata come uno dei migliori prospetti della pallavolo nostrana, quinta schiacciatrice italiana del campionato, decima assoluta, in mezzo a tante campionesse straniere, ricercata, in questi mesi, da tante altre società, per il TV Volley vale quanto l’acquisto di un pregiato pezzo da novanta.
“Ho gridato al mondo la mia contentezza, appena siglata l’ufficialità con la firma su quel foglio che per me è preziosissimo a livello umano e tecnico, seppur ormai sapessi da qualche settimana di rimanere. Lo volevo ardentemente – racconta la Manfre – perché qui, in questo posto, malgrado ci viva solo da un anno, c’è ormai il mio cuore per gli affetti, le amicizie e sportivamente. E’ stata una liberazione, dopo alcuni mesi di attesa, per le incertezze di questo frangente difficile, e l’ho voluta proclamare dal tanto ci tenessi”.
Un fervore che trova corrispondenza, secondo il suo parere, sulla qualità dell’organico, ormai giunto a compimento, che dirigenti e staff tecnico stanno allestendo per affrontare la seconda consecutiva avventura in Serie A2, onorando il sorprendente nono posto della passata annata agonistica.
“Sono sicurissima che faremo un buon campionato anche stavolta, perché alle conferme di alcune mie compagne, impareggiabili, si stanno affiancando gli arrivi di nuove giocatrici che, secondo me, sono molto valide per questa categoria, alzando il tasso di esperienza, oltre a un manipolo di giovanissimi talenti di rincalzo i quali sapremo valorizzare, grazie – spiega, entusiasta, Costanza – a quel lavoro di amalgama e di perfezionamento che solo un allenatore come Marco Botti sa compiere. Lui, in questo, è un maestro. Certo, è vero, non sarà facile ripetersi, ma il nostro carattere e le nostre motivazioni son convinta ci sorreggeranno. Sarà, oltretutto, un torneo diverso dallo scorso, più rognoso e più nervoso, per il numero ridotto di squadre partecipanti e per l’allargamento della zona play off”. .
Una responsabilità che, specularmente, si riversa anche su di lei, attesa alla consacrazione successiva alla deflagrazione.
“Avrò più aspettative su di me, più occhi puntati addosso. E’ normale. La prospettiva con cui mi si guarderà, rispetto a un anno fa, quando dovevo dimostrare le mie potenzialità, sarà differente dopo quello che ho fatto. Ne sono conscia, mi sento responsabilizzata e avrò più stimoli, perché non solo dovrò confermarmi, ma dovrò, in particolare, perfezionarmi – racconta la schiacciatrice verdiana – e compiere un ulteriore step tecnico. Non avendo più il secondo libero in campo, per la regola delle Under 22 che, con la nuova rosa, non riusciremo più ad applicare, la quale sopperiva alle mie lacune difensive, dovrò migliorarmi e affinarmi per saper raccogliere meglio i palloni. Sono pronta, non vedo l’ora di ricominciare”.
Il pensiero della Manfre è già avanti di due settimane, quando, con il raduno, si inizierà la preparazione.