Il ciclone dei 40 punti di Moreno Pino si abbatte su Pesaro, spazzando via in un sol colpo gli eventuali dubbi sulla prestazione di Parma, legati alle importanti assenze (Kovalenko e Grothues) e sulle speranze di risalire la china che accompagnavano le biancorosse di Tofoli…
… anche loro decimate (out Ortolani e Brinker) in modo evidente dal saccheggio portato dalle varie Nazionali impegnate rispettivamente nelle pre-qualificazioni olimpiche e nella World Cup giapponese e che costringerà il campionato ad una lunga pausa fino al 22 novembre (Parma farà visita alla capolista Villa Cortese, per Pesaro invece derby casalingo contro Urbino).
Alla fine di un match tirato e addirittura palpitante nell’ultimo set, il Palaraschi esplode di gioia per la seconda vittoria in campionato (e consecutiva) della banda delle “Radogna girls”, mentre per Pesaro un rientro a casa amaro sul quale riflettere ed iniziare a lavorare per essere competitivi sui più fronti nel quale sarà impegnato (l’1/12 debutteranno in Champions League contro la Dinamo Mosca).
I due allenatori, dalle carriere così diametralmente opposte (il pugliese del Cariparma è un veterano, mentre il marchigiano della Scavolini è al secondo anno in panchina), si devono inventare i sestetti, tenendo conto anche di una panchina dalla coperta corta, con le padrone di casa che schierano Roani in banda senza snaturare il normale assetto, mentre Tofoli stravolge le carte mettendo praticamente tre martelli in campo, con la colombiana Ampudia in opposto (derby con la connazionale Moreno Pino) e la neo arrivata americana Klineman, buttata gioco forza subito nella mischia, lasciando così il match aperto a qualsiasi pronostico.
Parma parte forte come sempre nei primi set casalinghi e al primo time out tecnico è avanti 8-6, cui segue un primo break (11-7) che porta fino al 16-8 della seconda sosta forzata, con Moreno Pino già rovente (9 punti a fine set, con il 64%). La tendenza si inverte a favore di Pesaro (1-5 di parziale e 17-13) con il conseguente time out chiamato da Radogna. Bacchi e Roani (4 punti-set a testa, però meglio in ricezione che in attacco) con la collaborazione di Moreno Pino solcano un nuovo vantaggio (21-15) e Parma, che respinge ora anche gli assalti di Saccomani (7 punti parziali), chiude il primo set 25-22 con un po’ di fiatone.
Le percentuali sorridono alle neopromosse, che però come loro consuetudine nei secondi set si specchiano un po’ troppo e permettono alle avversarie di imprimere il proprio gioco, con il risultato che nel secondo parziale le parmensi devono sempre e solo rincorrere.
Ferretti in regia distribuisce meglio gli attacchi (Klineman 7 punti e Lulama, grande ex e subentrata già prima ad una spenta Manzano, 5) e Pesaro ne trae giovamento subito (6-8 e 13-17 con chiamata di Radogna). Non bastano i primi tempi di Brusegan e Campanari, nemmeno le bordate di Moreno Pino (altri 9 punti-set) e soprattutto il 29% in ricezione di Parma per rimanere attaccate alle ospiti che conquistano il loro primo set stagionale con una pipe di Saccomani (21-25).
Dopo quasi un’ora di agonismo (26’ per set), condito anche da scambi lunghi e appassionanti, il Cariparma spacca in due l’incontro nel terzo set, vinto agevolmente 25-15 (chiuso con la fast di Campanari) grazie alle diagonali al fulmicotone di Moreno Pino (10 punti-set con il 62%), il ritorno di Bacchi (5 punti, di cui 1 con l’unico ace di Parma) e le scadenti percentuali della Scavolini in ricezione (35% totale, malgrado il 75% del libero De Gennaro) e soprattutto in attacco (24% totale, malgrado una discreta presenza a muro che frutta 5 punti isolati).
Il set finale si gioca punto a punto e ad oltranza (33’): le ragazze in campo sono commoventi, gettano il cuore oltre l’ostacolo, talvolta immolandosi (De Gennaro da una parte e Campanari dall’altra “parano” addirittura di faccia) e talvolta buttandosi su ogni singolo pallone come se fosse l’ultimo della vita (i liberi Poma e De Gennaro chiuderanno rispettivamente con il 71% e l’81% in ricezione), tanto che il Palaraschi trattiene il fiato sia quando Moreno Pino (nella recita del suo miglior monologo parziale con 12 punti) picchia la caviglia contro i tabelloni pubblicitari sia quando Bacchi abbatte letteralmente la propria panchina in tuffo (violento l’impatto con la schiena sulle sedie, anche se l’indistruttibile cremonese si rialza come se nulla fosse) nel tentativo di entrambe di tenere viva l’azione.
Per la verità Pesaro sembra scappare sull’8-11 (fast di Okuniewska), ma non considera la straordinaria serata di grazia dell’opposto colombiana di Radogna nata a Turbo (un nome, una garanzia) che mette nel mirino prima le avversarie, bombardandole da tutte le parti (alla fine saranno 66 i suoi attacchi complessivi con il 56% finale e 2 soli errori) e poi il “quarantello” personale, avvicinando i 44 punti segnati ad Aprilia nel 2008/09, quando vinse la classifica “cannonieri” di A2.
Ad ogni conclusione punto di Moreno Pino, chiamata in causa da una buona prova di Dalia, replica però in qualche modo Pesaro e si rimane in equilibrio, anche se l’impressione sia che le ragazze di Tofoli rimangano aggrappate alla speranza di portare Parma al tie-break più per fortuna contingente che per le soluzioni di gioco cercate e trovate (bene le centrali Lulama e Okuniewska con 6 e 5 punti, imprecisa Klineman, 5 e male Saccomani e Ampudia, 3 punti a testa, con quest’ultima massacrata in ricezione).
Le stampate sonanti di Brusegan (4 muri totali e tanti palloni “sporcati”), oltre a quella decisiva di Campanari (suo unico muro) sulla pipe di Saccomani, per il 27-25, sono i punti esclamativi alla splendida prova di Moreno Pino e compagne di fronte ad un pubblico finalmente caldo, numeroso e rumoroso e ad un’avversario mai arrendevole, che ha costretto il Cariparma a mostrare quella grande concentrazione che potrebbe essere il vero valore aggiunto al suo campionato.
CARIPARMA SIGRADE-SCAVOLINI PESARO 3-1 (25-22, 21-25, 25-15, 27-25)
CARIPARMA SIGRADE: Dalia 3, Bacchi 12, Campanari 7, Moreno Pino 40, Roani 8, Brusegan 9; Poma (L). N.e.: Conti, Gibertini, Galeotti. All.: Radogna.
SCAVOLINI PESARO: Saccomani 17, Okuniewska 13, Ferretti 6, Klineman 16, Manzano 1, Ampudia 7; De Gennaro (L), Musti De Gennaro 15. N.e.: Agostinetto. All.: Tofoli.
Arbitri: Massimo Longo di Principina a Terra (GR) e Massimo Marchello di Messina
Note: Spettatori 1200 circa
Durata set: 26’, 26’, 22’, 33’.
Cariparma SiGrade: b.s. 4, v. 1, m. 12.
Scavolini Pesaro: b.s. 9, v. 4, m. 11.