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Panthers – Seamen 30-27, gli highlights
I Panthers Parma ritrovano lo stadio Lanfranchi e regalano al proprio pubblico il settimo successo in sette partite, il secondo contro i Seamen Milano maturato al termine di un incontro emozionante e combattuto punto a punto.
Una sfida che ha il gusto dell’antipasto del menu che verrà poi servito il 14 luglio al Garilli di Piacenza.
Il primo attacco lo guida Hennessey, che chiude subito un down con Malpeli Avalli ma poi sbatte contro la miglior difesa del campionato e il possesso va ai Seamen. Ma anche l’attacco ospite guidato da Zahradka deve fare i conti con Viviani e compagni ed è costretto subito al punt. Hennessey trova una bella ricezione di Alinovi al centro, ma poi subisce l’intercetto di Piccinni che riporta in campo l’attacco ospite sulle 26 yards in campo Panthers. zahradka trova prima una bella ricezione di Fiammenghi, poi trova Lamamra direttamente in touch down. Con la trasformazione di Di Tunisi i Seamen sono avanti 7-0.
I Panthers provano a replicare con le corse di Pooda, ma ancora una volta sono costretti al punt. Zahradka si affida alle ricezioni di Bouha e Sottura, ma quest’ultimo sull’intervento di Michelangelo Leone perde l’ovale, funball prontamente ricoperto da Vasini e possesso che cambia di nuovo. Hennessey fa scacco matto in tre mosse: Finadri, Diaco e Alinovi per il Touch down del pareggio per effetto della trasformazione di Felli, che chiude il primo quarto.
In avvio di seconda frazione i Seamen tornano avanti con il Td di Elder che trova un varco centrale nella difesa di casa. Trasformazione di Di Tunisi e i milanesi sono avanti 14-7.
I Panthers non ci stanno e Hennessey risale il campo con le ricezioni di Alinovi e Diaco, una corsa travolgente di Pooda e poi ancora Alinovi che riceve sulle 2 yards. Da questa distanza ci pensa Diaco a varcare la linea per il Td che vale il pareggio grazie alla trasformazione di Felli.
Nel drive successivo Zahradka non riesce a segnare mentre l’attacco Panthers, pur ben arginato dalla difesa ospite, arriva a 2 secondi dalla sirena a distanza di Field goal. Felli non sbaglia e i Panthers vanno al riposo in vantaggio per 17-14.
Ad inizio ripresa va in onda lo show purtroppo vano di Dellavecchia, all’esordio in maglia Panthers, che firma due intercetti in un paio di minuti, entrambi vanificati da falli personali della difesa, per altro molto contestati dalla sideline di casa, che portano Zahradka a pochi passi dal Td. La difesa di casa prova a resistere, ma al secondo tentativo il Qb blunavy segna il Td del nuovo vantaggio Seamen. 17-21 grazie alla trasformazione di Di Tunisi.
Tutto da rifare per i Panthers, che in una situazione di quarto e quattro manda in campo Monardi che come in copione visto tante volte su questo campo scaraventa una bomba di 50 yards per Finadri che porta i Panthers a 12 yards dal Td. Ancora una ricezione del numero 6 per avanzare e poi Nick Diaco chiude la pratica per il nuovo sorpasso: 23-21. Il calcio di Felli viene deviato ed esce dai pali.
Il quarto quarto inizia con i Panthers di nuovo in attacco, ma nonostante una ricezione spettacolare di Diaco, Hennessey subisce la pressione della difesa Seamen e il possesso cambia di nuovo.
Zahradka trova una bella ricezione profonda di Bouha e una sotto pressione di Floris Calderon. Nonostante gli sforzi della difesa di casa, il Qb in prima persona arriva alle 5 yards. Il muro Panthers prova a resisterme, ma al terzo tentativo lo stesso numero 7 in salto supera la linea e completa il nuovo sorpasso, 23-27. I Seamen provano la trasformazione da 2 ma la difesa di casa è attenta e sventa il pericolo con un bell’intervento di Federico Rossi.
La replica Panthers non riesce a completarsi, Hennessey è costretto al punt con il tempo che scorre inesorabile. Ma la difesa neroargento non concede nemmeno un down e i Panthers hanno un ultima possibilità. Hennessey trova prima Finadri, poi Diaco che riceve sulle 20, poi il solito immenso Alinovi riceve direttamente in Td per il sorpasso definitivo, completato dal sinistro di Felli che stampa il 30-27 finale che fa ersplodere il pubblico del Lanfranchi in un urlo liberatorio.