Il collega Francesco Canali, colpito da Sla, correrà Â la maratona di New York spinto in carrozzina da quattro amici. Questa mattina l'incontro in Comune
Il collega Francesco Canali frequentava la tribuna stampa dello stadio Lanfranchi. Una persona per bene, serio, sempre misurato. D’un tratto un’assenza protratta e la malattia che avanza, inesorabile. Qualche anno di silenzio ed ora la sua storia è di pubblico dominio. Oggi la Sala di Rappresentanza del Comune di Parma ha ospitato Francesco Canali il cui progetto “Vinci la Sla … di corsa a New York” ha avuto il patrocinio del Comune stesso rappresentato dal sindaco Vignali e dall’assessore Ghiretti. Presenti il prof. Mario Melazzini dell’Aisla Onlus, dirigenti di società e di federazioni locali, Panathlon, Rotary, Coni, Cus Parma, colleghi giornalisti. Una famiglia, quella di Francesco, cui il destino ha riservato grande sofferenza (il fratello, più giovane di un anno, è deceduto nell’ottobre scorso). Ma Francesco, che continua a scrivere grazie ad un programma a riconoscimento vocale, lotta e lotterà fino in fondo com’è nello spirito di uno sportivo: del basket che ha praticato, del rugby che ha seguito. E allora eccolo in pista per New York, obiettivo maratona 2010, insieme a quattro amici che gli spingeranno la carrozzina.
«Tutta la città si sente parte di questo sogno». Così ha aperto l’incontro l’assessore allo sport «In questo percorso dobbiamo dimostrare non solo la solidarietà ma l’uguaglianza di pensiero. La volontà di essere sportivi fino in fondo rappresenta uno stimolo per noi per essere più vicini a Francesco».
Un patrocinio che si concretizzerà in un contributo economico, come ha dichiarato il sindaco Vignali che ha aggiunto «Questo momento ci consente di ricordare ancora una volta come lo sport abbia un grande valore sociale, educativo».
Il professor Melazzini ha ringraziato la città ed il sindaco per l’attenzione sottolineando come «Lo sport tutto diventa strumento di speranza. Francesco, persona onesta e leale, non vuole dimostrare ma fare: questo è un messaggio di speranza e di normalità. Non è una sfida, è, ripeto, un messaggio di normalità. A volte» ha proseguito Melazzini «la nostra malattia viene strumentalizzata e si pensa che sia circoscritta ad un certo gruppo di sportivi ma non è così: è una malattia di tutti. La città di Parma è la prima a livello sportivo e nazionale a supportare un malato di Sla in questo suo sogno perché Francesco non è solo uno sportivo ma un cittadino di Parma. Un momento di forte coesione come questo mette a disposizione un supporto culturale che per certi versi è molto più del supporto economico perché può permettere a quelle persone con malattie invalidanti come la nostra di abbattere quelle barriere che incontrano quotidianamente. Ci vuole coraggio per mettersi in gioco, Francesco con il suo esempio dimostra concretamente che con la malattia, se correttamente e concretamente supportati, si può vivere una vita di normalità, con dignità». A nome della squadra che spingerà Canali alla maratona ha parlato il collega Claudio Rinaldi (gli altri componenti sono il dott. Gianfranco Beltrami, Gianluca Manghi e Andrea Fanfoni) che ha lavorato per anni con lui «Avrebbe voluto correrla con le sue gambe, ora non può più per cui ci prendiamo carico molto volentieri di accompagnarlo in questo sogno. E’ importante che lui abbia reagito a questa bruttissima malattia grazie allo sport».
A parte l’intero intervento di Francesco Canali