Accordo triennale, dal 1à‚° gennaio 2010. L'istituto di credito sempre più presente nel rugby
Anche Parma ha avuto il suo giorno del ringraziamento. Quello dell’Amatori nei confronti di Cariparma che si lega, per almeno tre anni, ad uno dei settori giovanili più “produttivi” del rugby parmigiano. Un evento passato, quasi, sotto silenzio, nessun comunicato da parte della società tantomeno sul proprio sito e persino lo sponsor tecnico ha saputo della conferenza stampa all’ultimo momento, che il presidente Andrea Bandini liquida in modo ironico «Fra una settimana compie gli anni mia moglie, se le faccio un regalo mica glielo dico prima. E poi se lo avessimo detto prima non sarebbe venuto nessuno». Nell’era della comunicazione …Forse non si voleva creare un certa suscettibilità nei confronti della Rugby Parma e del recente “gentleman agreement”, ma cosa sarebbe cambiato?
Non sfugge la singolarità del fatto: che l’istituto di credito, una volta uscito dalla società gialloblù, allarghi il proprio orizzonte rugbystico in ambito locale entrando nel Colorno e nel Gran/Amatori, guarda caso entrambe nella franchigia degli Aironi. Franco Duc, responsabile direzione comunicazione di Cariparma, lo spiega con le identiche parole proferite all’epoca della conferenza stampa relativa all’abbinamento col Colorno (vedi ns. articolo del 9.9). Sottolinea anche che con Rugby Parma vi fu un approccio per il “cambio destinazione” ma che, in sostanza, l’allora dirigenza avrebbe voluto proseguire con il Super10 in considerazione del fatto che Barilla era già sponsor del settore giovanile. E così uno sponsor importante come quello della nazionale è finito alle concorrenti, con loro somma soddisfazione.
Il conduttore d’eccezione, il presidente del Gran Andrea Bandini che ha accennato a progetti “oltre confine”, oltre che al dott. Duc ha dato la parola anche all’Ass. provinciale Gabriella Meo, il cui figlio veste quella maglia «La provincia ci tiene molto; lo sviluppo del settore giovanile rappresenta un esempio concreto e positivo di chi ce la sta facendo. E’ una sponsorizzazione di territorio», all’omologo dell’Amatori, Gian Luca Ambrosini «L’accordo triennale ci consente di programmare al meglio la nostra attività» e al “presidente dei presidenti”, come lo ha definito Bandini, Franco Delindati che, dopo una breve ed interessante sorta di “lectio magistralis” sulla forza della parola citando Giovannino Guareschi che a sua volta citava la “Lolita” di Novaro, ha evidenziato come «per sottoscrivere un contratto bisogna avere qualcosa in comune: noi abbiamo l’etica ed insegniamo la solidarietà ai nostri ragazzi. Le “Casse” sono nate per dare “solidarietà popolare” attraverso prestiti e risparmio che è un valore».
Questo accordo di partnership, infatti, prevede, come ha spiegato Ambrosini, di infondere negli atleti l’educazione al risparmio. A loro verrà acceso un conto presso l’istituto «a costi molto bassi se non quasi nulli» cui l’Amatori contribuirà secondo due precisi precetti: la partecipazione agli allenamenti, per stimolarli alla presenza, ed i risultati scolastici, perché sport e cultura devono andare a braccetto.
La pura coincidenza ha fatto sì che nella stessa giornata, Cariparma fosse partecipe a due presentazioni. Come anticipato ieri, Cariparma è sponsor del progetto TRE, l’unione di ben tredici realtà toscane (per lo più “minori” oltre a Prato e Firenze) che butta un occhio al discorso Celtic League, toh chi si rivede, tenute insieme dalla figura carismatica di Diego Dominguez (dietro c’è la mano del patron dello Stade Français Max Guazzini originario di Poggio a Caiano in provincia, ora, di Prato). Un progetto che la miopia delle varie realtà del nostro territorio non ha saputo cogliere nel corso degli ultimi anni per fare di Parma la capitale, visto che qui va di moda fregiarsi di questo titolo, del rugby.