L'ex tecnico gialloblù fu protagonista di un vivace dopopartita col Venezia
Se ci fosse stato da firmare per l’abolizione della mischia no contest, Andrea Cavinato sarebbe stato il primo firmatario. La notizia che l’Irb ha deciso di intervenire in prima persona non può che soddisfare l’ex tecnico gialloblù «Credo che l’Italia debba anche prendere esempio da quello che è successo agli Harlequins (tre anni di squalifica al suo director of rugby Dean Richards per aver inscenato, nei quarti di Heineken Cup, un infortunio di sangue per poter rimettere in campo il suo piazzatore negli ultimi minuti, ndr). Tutto questo va in una direzione ben precisa che io non posso non condividere da uomo che vive di rugby: questo sport deve mantenere le sue peculiarità di correttezza e lealtà. La Rugby Parma l’anno scorso è stata penalizzata dalle mischie no contest che qualcuno metteva in piedi ad arte e questo ha falsato il campionato. Non dico che non siamo andati in finale per questo, ma credo che la conclusione della regular season sarebbe stata diversa. Ci sono squadre che la no contest l’hanno applicata sistematicamente. Guarda caso negli incontri internazionali è assai raro. Io potrò avere un carattere un pò burrascoso, ma chi mi ha citato per le mie dichiarazioni dell’anno scorso (il riferimento è al dopo partita di Rugby Parma-Venezia, ndr), fatte perchè amo questo sport e voglio che i suoi principi non vengano meno, adesso dovrebbe ricredersi. La Rugby Parma poteva muoversi, sulla scorta delle immagini, ma non lo fece perchè ha accettato il verdetto del campo con molta signorilità. I furbi è giusto che stiano fuori da questo sport».