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Rugby

Si avvicina la Amlin Challenge Cup, i Crociati Rugby ad un nuovo battesimo di fuoco

Si avvicina la Amlin Challenge Cup, i Crociati Rugby ad un nuovo battesimo di fuoco

Bucuresti Wolves, Worcester Warriors e Stade Franà§ais gli avversari. Ireland è tornato in gruppo, forse in panchina con i Warriors il 19. Mazzariol "Prima di pensare a vincere in Coppa dobbiamo lavorare per crescere"

Di nuovo in Europa. Come in una macchina del tempo, dei giovani tricolori vengono catapultati in un’altra dimensione: quella della Amlin Challenge Cup. Nella scorsa stagione il battesimo toccò a molti di coloro che non avevano mai visto l’Europa e in parte nemmeno il Super10. Nonostante questo, arrivò comunque una vittoria nella gara casalinga con il Bucuresti. I rumeni saranno avversari anche questa volta, al pari dello Stade Français mentre la novità sono i Worcester Warriors, e sono loro, ovviamente, il target per provare a continuare la striscia. Ma come si approccerà cotanta gioventù a questa manifestazione? «E’ evidente dalla partita col Mogliano che ci manca impatto fisico specie in difesa – ammette Coach Mazzariol -. Non mi piace fare molto contatto negli allenamenti ma la squadra evidentemente ne ha bisogno ora e stiamo forzando un po’, più nella tecnica non tanto nell’intensità. Sappiamo che Bucarest è squadra molto fisica, dovremo essere molto preparati. Io come ho già detto non guardo più avanti della prossima partita quindi quella di domenica a Bucarest. Prima di pensare a vincere una partita di Coppa, sapendo che sono cambiate tante cose, credo che la squadra debba lavorare per crescere. E’ la realtà. Le possibilità ci sono ma prima cerchiamo di migliorare». Parma gialloblu, come Rugby Parma prima e Crociati poi, tra Heineken e Challenge Cup vanta almeno una vittoria dalla stagione 2004/2005 (addirittura 3 in quella 2008/09 nel cui girone figurarono gli spagnoli). Se si considera anche la “coppa di ripiego” ovvero la Shield Cup, ecco che la striscia prosegue fino alla stagione 2001/02. L’unica stagione a secco fu l’esordio della Rugby Parma, 2000/01. Tutti attendono con ansia il rientro di Ireland, il valore aggiunto di questa squadra anche se Zucconi si sta ben comportando «James ha cominciato a fare i primi allenamenti di contatto questa settimana. Dovremmo portarlo in panchina contro Worcester. Jacopo, come altri, ha fatto bene. Sappiamo quanto possa essere importante per noi Ireland: è il nostro valore aggiunto e lo aspettiamo con ansia». Lo Stade Français dell’ex patron Guazzini, salvato all’ultimo istante, e di capitan Parisse si è rinnovato parecchio. Contepomi, Kelleher, Tiesi, Sackey, l’estremo di Samoa Williams, gli ex Wallaby Turinui e Lyons sono i nomi altisonanti giunti alla corte di Cheika. I Warriors possono contare su una possibile mediana di ex nazionali inglesi come quella Perry-Goode, su tre nazionali di Tonga Lutui, Taumoepeau e Tuipulotu e sull’ex verde d’Irlanda Neil Best. E’ plausibile che, come di consueto, inglesi e francesi optino per far riposare buona parte dei big contro di noi. I rumeni. Da querce sono diventati lupi, forse la federazione, di cui la squadra è una emanazione, lo ha fatto per spaventare un po’ di più. Quest’anno non ci sono giocatori importanti come Fercu, metaman di coppa con 7 centri, Carpo, Botezatu, Dumbrava.
I raffronti con le esperienze passate danno l’idea delle mutate situazioni e di squadra e di campionato. Nella scorsa edizione ci fu una vittoria (16-12 in casa con i rumeni), 5 punti in classifica, 70 punti fatti e 224 subiti, 3 mete realizzate e 30 subite. Tralasciando le stagioni 2002/03 e 2003/04 (Shield Cup e Challenge insieme), la statistica dice che solo la prima edizione e la stagione di Heineken Cup videro un numero maggiore di punti subiti (267 e 271) mentre punti e mete fatti sono stati il minimo storico. Ma che stagione sarà questa per le italiane? Domanda che riporta alla questione dell’eventuale ridimensionamento dell’italica partecipazione su spinta di una parte del board europeo. «Le voci che si sentono sono tante, le scelte che sono state fatte da alcuni club sono evidentemente diverse – afferma il “consigliere” Mazzariol – con la volontà di arrivare comunque in Coppa quest’anno sapendo che potrebbe essere che ci vadano le prime due».

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