Torna l’appuntamento settimanale con “Il Gede risponde”, la rubrica di Sportparma sul Parma e la serie A firmata dall’ex tecnico gialloblù Pietro Gedeone Carmignani.
Qual è il suo giudizio su Parma-Torino?
“L’inizio è stato pieno di errori da parte delle due difese, che hanno esaltato le prodezze degli attaccanti. Male tatticamente le due difese sui primi due gol. Poi la partita, grazie anche alla superiorità numerica che si è venuta a creare (un grossolano errore dare il secondo giallo se il fallo di mano non è volontario) ha cambiato l’inerzia. La seconda ammonizione a Bremer mi è sembrata esagerata, ha compromesso la gara del Torino. Comunque, da quel momento si è giocata una partita diversa, il Parma ha preso in mano le redini del gioco e non si è affidato più al contropiede. I gialloblù hanno creato tanto e legittimato la vittoria”.
Il Parma sembra godere di un ottima condizione fisica, è d’accordo?
“Il primo tempo è stato bello e ricco di qualità. Il Torino sfondava sempre sulla fascia destra e ha creato diversi problemi. D’Aversa ha sostituito Gagliolo in giornata no, e nel secondo tempo i crociati hanno fatto sempre la partita, costringendo il Toro ad abbassarsi e difendersi. Vittoria arrivata grazie ad una condizione fisica ottimale che permette al Parma di giocare con la stessa intensità dall’inizio alla fine. Non è un caso che le ultime due vittorie siano arrivate nei minuti finali”.
Kulusevski, è nata una stella?
“Sta facendo vedere cose importanti, peccato sia dell’Atalanta. Mi ha impressionato, anche contro il Sassuolo dove ero in tribuna al Tardini. E’ un giocatore in forte crescità, sia dal punto di vista della personalità che sotto l’aspetto tecnico-tattico”.
La settimana scorsa era al Tardini e ha ricevuto l’affetto dei tifosi. Emozionato?
“E’ stata una festa, mi ha fatto molto piacere, devo ringraziare Pietro Allodi e la società per l’invito. Ho ammirato la bellezza del museo, sono stato a Parma per 14 anni anche se in due periodi diversi. Ci sono tante foto mie e questo mi ha rimpieto di orgoglio. Ho rivisto il mio capitano Cardone, serata molto piacevole, terminata con una vittoria”.
Il Parma ha due punti in più rispetto allo scorso campionato…
“Con questa vittoria il Parma si è tirato fuori da una zona che può provocare nervosismo, cioè la bassa classifica. L’importante è vincere molto, perché con un punto a partita retrocedi. Bisogna giocare per vincere, rischiando, almeno nelle partite alla tua portata”.
Il duello tra Inter Juventus ha già iniziato a infiammare la serie A. O è ancora prematuro per parlare di classifica ed eventuali fughe?
“Sì, comincia a essere un duello molto interessante, al momento non c’è un favorito. L’Inter sembra più in forma. Vediamo cosa si diranno Conte e Sarri. Conte è uno che non lascia perdere niente. Scontro diretto apertissimo. Speriamo si parli di calcio giocato e non di tutto il resto che fa solo contorno.
Parliamo delle ultime due vittorie: l’Inter è in salute fisica e morale, supera agevolmente anche i momenti di difficoltà della gara e questo è merito della carica che sa dare Conte. Con la Samp in 10 la partita poteva prendere una piega diversa. La solita Juve sorniona, molle inizialmente, ma lucida e spietata quando decide di cambiare ritmo. Il portiere della Spal, Berisha, è stato fenomenale, mentre Rabiot è ancora indietro di condizione. In attesa della Champions, Sarri ha riproposto il modulo con il trequartista, vediamo se sarà la strada definitiva”.
La crisi del Milan si aggrava col il passare delle settimane. In molti chiedono la testa di Giampaolo, lei da che parte sta?
“I primi 20 minuti la palla l’aveva sempre la Fiorentina. Poi questo Milan, che sa fare ancora poche cose, ha fatto qualcosina, ma una volta passata in vantaggio la Viola si è chiusa e i rossoneri non sono riusciti a impensierire la difesa avversaria. Pochissimi tiri in porta. Sono arrivati sonori fischi per una squadra e un allenatore che non sembrano sapere cosa fare per rimediare a questa situazione. L’espulsione di Musacchio ha complicato le cose, ma in questo momento il Milan è in uno stato di impotenza. Anche in 11 contro 11 c’era più Fiorentina in campo.
Non so cosa si può fare, perché non c’è solo una cosa di sistemare. La società ha preso una decisione all’inizio dell’anno e deve andare avanti, se è ancora convinta. Se Giampaolo ha in mano lo spogliatoio deve andare avanti.
Sacchi ha sempre parlato bene di Giampaolo, perché sviluppa un certo tipo di calcio. Il problema è che un tempo il Milan aveva dei grandi campioni e giocava un gran calcio, oggi non è così. Non ci sono giocatori di un certo spessore”.
Atalanta, Lazio e Roma hanno inserito la quinta marcia?
“L’Atalanta può aver avuto un momento di crisi, ma ora sembra essere tornata a certi livelli. Col Sassuolo è partita a mille, 4 gol in 30 minuti. Il Sassuolo in fase difensiva si preoccupa di mantenere la linea difensiva ma non scala mai in avanti e quindi permette spesso a giocatori come Gervinho di saltare l’uomo e andare al tiro.
Fonseca è un allenatore con delle idee, ma a Lecce la Roma ha fatto molta fatica perché i salentini sono rimasti sempre in partita e gli è mancato solo il gol. La Roma ha sofferto parecchio. Liverani fa bene ad essere amareggiato per la sconfitta, meritava di più.
La Lazio si rilancia perché è una gran squadra, a Milano con l’Inter non doveva perdere. Si lascia alle spalle un momento difficile e sfortunato solo nei risultati. Ha tutte le potenzialità per puntare al 4° posto”.
Le neo promosse Brescia e Lecce stanno esprimendo un bel calcio… E’ un notevole passo in avanti per il calcio italiano?
“Sì. Brescia e Lecce se la giocano contro tutte, non stanno lì ad aspettare gli avversari. Se anche i risultati sono negativi, la prestazione è convincente. Prendi la vittoria del Napoli che non è stata facile, ha dominato il primo tempo, ma il Brescia non ha mai mollato e nella ripresa ha dato filo da torcere. E’ arrivato il gol di Balotelli che non segnava in Italia da 4 anni”.
(Per inviare le tue domande a mister Carmignani scrivi a info@sportparma.com)