Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale “Il Gede risponde”. Il commento firmato dall’ex tecnico crociato, Pietro Gedeone Carmignani, sull’ultima vittoria del Parma e sulla 27a giornata di serie A conclusasi ieri sera con il pareggio tra Fiorentina e Napoli.
Il Parma torna a vincere, in questo momento è quello che conta di più?
“E’ stata una partita sofferta, il Lentigione è una buona squadra che non si è mai arresa. Il risultato è rimasto sempre in bilico, il Lentigione ci ha provato fino alla fine. Savi è un giocatore talentuoso a livello tattico; ha brillato. E’ un giocatore che potrebbe tornare ancora utile al Parma”.
Le scelte tattiche di Apolloni l’hanno convinta fino in fondo?
“Apolloni ha cambiato modulo, ha giocato con il centrocampo a rombo e non ha utilizzato le fasce. Tatticamente ha fatto bene perché loro non avevano terzini che spingevano. E’ un’esperienza utile per il futuro, perché è importante provare diverse soluzioni. La squadra è cresciuta nella ripresa, soprattutto a livello individuale, anche grazie alle sostituzioni che hanno dato più spinta”.
E’ la ventesima vittoria in campionato del Parma…
“La paura dei tifosi è passata? La gente stimola sempre società e giocatori, ma 7 punti di vantaggio sulla seconda sono un margine rassicurante. Certo, se poi perdi due partite cambiano gli scenari. E’ difficile giocare sempre al massimo, come se fosse la gara decisiva, dove giochi con lo spirito a mille. Per questo dico che la vittoria col Lentigione è stata importante”.
Passiamo alla serie A e partiamo da Juve-Inter: la crisi dei nerazzurri è inspiegabile oppure ha un motivo ben preciso?
“La Juventus gioca con sicurezza e ha sempre il controllo della partita; non ha concesso niente. Sfrutta sempre gli errori degli avversari, quello che sanno fare tutte le grandi squadre. Ti aspetti Dybala e invece segna Bonucci. L’Inter ha cercato di reagire a questa classifica deficitaria, soprattutto per le aspettative iniziali; in estate hanno costruito una squadra da Champions, inutile nascondersi. I traguardi dell’Inter si allontanano. Il primo tiro in porta è arrivato a ridosso del recupero. Mancini mi sembra un po’ confuso, anche nelle scelte. Acquisti Eder, Jovetic, Perisic, Ljajic ma poi sono tutti in panchina. Thohir non è soddisfatto e credo che non sia solo un’ipotesi quella di ritirarsi dall’Inter. Per far giocare tutti i giocatori che ha comprato dovrebbe giocare a rugby. Hai Medel, cosa compri a fare Melo?”.
La Fiorentina si conferma una grande, pur senza vincere, mentre al Napoli cosa sta succedendo?
“Partita splendida, grande intensità, grandi giocate; tatticamente Sousa ha impostato meglio la partita con un pressing alto che non fatto ragionare i partenopei. Come spesso accade ultimamente, il Napoli si è trovato in difficoltà perché sempre sotto pressione; nel primo tempo ha concesso molto, la Fiorentina ha avuto 4 palle gol. Poi il Napoli è cresciuto e ha ripreso in mano la gara e ha avuto le sue occasioni per vincere. Il Napoli ora è a 4 punti dalla Juve, lo scudetto non dipende più da se stessi ma anche dagli altri, cioè la Juve”.
Roma e Milan continuano la loro marcia, anche se i problemi (interni) non mancano…
“La Roma si è presentata ad Empoli senza una punta centrale (Dzeko) ma ha ottenuto quello che voleva mettendo in difficoltà i due centrali difensivi dell’Empoli. Una mossa vincente di Spalletti. Lui sta prendendo decisioni forti. Nell’Empoli la squalifica di Saponara è stato un problema, squadra senza qualità. El Shaarawy sta dimostrando grande continuità, un livello che non aveva raggiunto neanche al Milan. Il Milan si affida alle cose che sa fare meglio, è una squadra forte caratterialmente e fisicamente. E’ una squadra concreta, sa fare pressing e dare intensità al gioco. Ma in fase offensiva deve essere più rapido nei duelli, nell’uno contro uno. Il Milan gioca semplice. Il Torino, però, è rimasto in partita fino alla fine, nel secondo tempo ha fatto di più la partita; prestazione discreta, un segnale di riscossa dopo l’apatia delle ultime gare. Balotelli entra al 44′ della ripresa, impossibile pretendere qualcosa di più. L’infortunio di Niang gli apre le porte, deve cogliere quest’occasione, a cominciare da stasera in Coppa Italia, altrimenti significa che non vuole restare in rossonero”.
L’ultima giornata di campionato ha forse emesso i primi verdetti per quanto riguarda la zona retrocessione?
“Importante vittoria dell’Udinese che ha spento le contestazioni, Verona affossato anche se non ha mai rinunciato a giocare. Decisivo Di Natale. Ha perso anche il Frosinone. In fondo alla classifica ha fatto un punto solo il Carpi. Di contro si è ritrovata la Sampdoria, tre punti che fanno morale, ma il Frosinone fa troppo poco fuori casa. Brutta sconfitta del Genoa, Chievo squadra concreta. In conclusione diciamo che la sconfitta del Verona è quella più pesanti ai fini della classifica”.