Non è ancora arrivato l’apporto di gol o assist, ma il contributo di Vasileios Zagaritis alla causa del Parma va oltre i singoli bonus. E forse trascende ogni aspetto razionale.

Il greco risulta tra i giocatori meno impiegati nella rosa, e un contratto a immediata scadenza (il 30 giugno 2024 sarà il suo ultimo da tesserato) spiega anche le ragioni del suo lungo accantonamento. Ma mister Pecchia, che lo aveva sempre schierato in campo nelle prime 6 partite stagionali – dalla gara con la Feralpisalò del 20 agosto a quella con la Sampdoria del 24 settembre –, salvo poi non schierarlo più per 166 giorni, in quest’ultimo periodo lo ha ritrovato e non sta più facendo a meno. Infatti, da quando il classe 2001 di Thiva è stato rimesso al suo posto sulla fascia sinistra di difesa, il Parma sembra aver trovato maggiori benefici negli equilibri di una linea difensiva tanto mutevole quanto vulnerabile. Zagaritis, ritrovato da quegli ultimi 15′ contro il Brescia, ha restituito al mister un senso di sicurezza e, anche di protezione, diventando una sorta di talismano.

Sarà un caso o forse no, ma nell’unica volta in cui l’ex Panathinaikos non è stato schierato in campo da quell’8 marzo i Crociati hanno incassato l’unica sconfitta (0-2 contro il Catanzaro) del recente cammino. Dev’essere stata una data spartiacque anche per Pecchia che – complici le defezioni di Di Chiara e Coulibaly – lo ha prontamente riproposto contro Südtirol e Spezia. Risultato: 4 punti, 0 gol subiti. Coincidenze? La risposta potrebbe sconfinare nel campo delle argomentazioni metafisiche. Ma i fatti rappresentano dei dati incontrovertibili: nei 635′ giocati in campionato, per un totale di 10 apparizioni, con “Zaga” in campo il Parma ha subito solo 3 gol (dal sampdoriano Pedrola, dal pisano Valoti e dal salodiano Dubickas) e, soprattutto, non ha mai conosciuto la sconfitta, conquistando, addirittura, 24 dei 30 punti a disposizione.
Se poi si estende lo sguardo alla Coppa Italia, anche i più scettici saranno costretti a rivedere le proprie convinzioni: 2 presenze (spalmate su 73′) a Bari e Lecce, 2 vittorie. A Firenze? Non aveva giocato. Difficile, a questo, non attribuire al numero 47 crociato un valore e un potere magico, quasi sacrale, di aiuto, propiziazione e protezione.

Zagaritis ha dalla sua quel concetto che gli antichi grechi indicavano con il termine «eutychìa» (εὐτυχία): visti i risultati, al Parma non converrebbe troppo sfidare la sorte se vuole godere di un «buon destino».

LE PARTITE GIOCATE DA ZAGARITIS IN STAGIONE 

1ª PARMA – FERALPISALÒ 2-0     76′ giocati
2ª PARMA – CITTADELLA) 2-0     7′ giocati
3ª PISA – PARMA 1-2                       90′ giocati
4ª PARMA – REGGIANA 0-0         31′ giocati
5ª CATANZARO – PARMA 0-5       82′ giocati
6ª PARMA – SAMPDORIA 1-1         64′ giocati
29ª PARMA – BRESCIA 1-2             15′ giocati
30ª FERALPISALÒ – PARMA 1-2   90′ giocati
32ª SÜDTIROL – PARMA 0-0         90′ giocati
33ª PARMA – SPEZIA 2-0                 90′ giocati

(In copertina, Vasileios Zagaritis con la maglia del Parma nel match contro lo Spezia – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)