Finisce 1-3 al “Tardini” tra Parma e Atalanta: un risultato che restituisce la sensazione che si siano sfidate due squadre di livello molto diverso.
Il passivo, che avrebbe potuto essere più ampio, rende i meriti al Parma della bella reazione a inizio ripresa, ma poco altro. E così continua la serie nera al Tardini: 4 sconfitte, 2 pareggi e 1 vittoria (data 24 agosto) davanti al pubblico amico.
Per i primi 45′, un’Atalanta decisamente meno arrembante del solito annichilisce i Crociati, che – tra la benevolenza del VAR e qualche imprecisione avversaria – concedono solo due gol agli orobici, sebbene il primo sia conseguenza degli ormai insiti difetti in marcatura.
Per quanto «a livello mentale la partita fosse più facile» di altre, a livello fisico e tecnico così non è stato. Apprezzabile la reazione a inizio ripresa: il ritmo imposto dai padroni di casa fino al 70′, costringendo l’Atalanta praticamente entro la sua trequarti, si è rivelato insostenibile alla lunga. E così il terzo gol di serata, finalmente firmato Lookman (dopo i due precedentemente annullati per offside), ha messo una pietra tombale sulla partita. Una Dea si è abbattuta al Tardini.
LE SCELTE Quasi tutto come previsto nei 22 titolari, con una sola sorpresa in entrambe le squadre. In un Parma sulla carta spregiudicato, Pecchia schiera insieme quattro attaccanti, con le solite bocche da fuoco c’è Benedyczak e non Mihaila; Man agirà nell’inedito ruolo di trequartista centrale. Toloi, al ritorno in campo dopo l’unica presenza in questa stagione ad agosto; il capitano orobico prende il posto nell’11 di De Ketelaere, previsto dal 1′.
MONOLOGO OROBICO Al 4′ gli ospiti sono già in vantaggio: manco a dirlo, Retegui si infila indisturbato alle spalle del bergamasco Del Prato per segnare il suo 12° gol.
La reazione del Parma, per la prima volta in stagione sotto contro una big, è affidata al solito Bonny: destro a giro fuori di un soffio.
Sospiro del Tardini al 9′, quando il VAR condona l’errore di Del Prato sul raddoppio, poi annullato, di Lookman; gli applausi di sollievo della curva Nord rimarranno gli unici per per lungo tempo.
La marcatura su Retegui continua a rivelarsi problematica per il capitano crociato 5′ dopo: in soli 20′, l’attaccante della Nazionale colleziona quattro grandi occasioni, gol compreso: in media una ogni 5′. Pecchia lo inverte con Balogh e riporta Man sulla sinistra accentrando Cancellieri ma con scarso effetto, giacché Lookman, di testa, minaccia il raddoppio, che, meritato e implacabile, arriva di lì a poco con Ederson. Parma tutto schiacciato dietro, la dea sfonda sulla sinistra, cross rasoterra di Ruggeri e tap-in in estirada del centrocampista.
Cerca la gloria personale anche Ruggeri, ma nell’occasione Suzuki fa una gran parata. Quando sembrava non esserci più partita, ecco la scintilla: Valeri innesca Cancellieri, passante per Bonny che chiama Carnesecchi al miracolo e apre nuove, insperate, prospettive per la ripresa.
NON BASTA LA REAZIONE I 12′ più folli della stagione “tardiniana” si aprono con il gran gol di Cancellieri, capace di trasformare l’appoggio del subentrato Mihaila in oro: sassata sotto la traversa dopo un movimento di altissima scuola ad aggirare un inebetito Hien. Gasperini non la prende bene e, contro una gestione arbitrale che finora ha scontentato entrambe le squadre, eccede nelle proteste e viene espulso. Il clima si arroventa e, ancora una volta, è Manganiello a innescare il falò. Il goffo Toloi si calcia sul braccio larghissimo, in area, il cross di uno scatenato Valeri, ma l’arbitro scagiona il capitano nerazzurro: da regolamento, nel caso in cui chi calcia il pallone colpisca il suo stesso braccio, questo non è fallo. Regola opinabile, ma che giustifica la scelta della mancata concessione del penalty.
Per 26′, in campo si vede un altro Parma. Non può bastare l’ingresso di Mihaila a dare atto del maramaldeggiare gialloblù, con un Cancellieri a tratti sublime e dominante. Poi una girandola di cambi ridisegna le squadre in campo, spezza la furia del Parma e, alla ripresa del gioco, Lookman si vede prima annullato il secondo gol di serata, per poi “vendicarsi” al 30′, quando insacca l’1-3 il preciso cross di Cuadrado.
Da qui alla fine, rimane da segnalare solo l’ovazione per Cancellieri al momento del cambio.
PARMA–ATALANTA 1-3
Reti: pt 4′ Retegui (A), 39′ Ederson (A): st 4′ Cancellieri (P), 30′ Lookman (A)
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly (26′ st Hainaut), Delprato, Balogh, Valeri; Sohm, Estévez (26′ st Anas Haj); Cancellieri (37′ Charpentier), Man, Benedyczak (1′ st Mihaila); Bonny (26′ st Almqvist).
A disposizione: Chichizola, Corvi, Keita, Hainaut, Camara, Leoni, Di Chiara. Allenatore: Pecchia.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Toloi (37′ st Scalvini); Bellanova (26′ st Cuadrado), De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic (10′ st Brescianini); Retegui (10′ st De Ketelaere), Lookman (37′ st Samardzic).
A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Sulemana, Zaniolo, Palestra. Allenatore: Gasperini.
Arbitro: sig. Gianluca Manganiello di Pinerolo.
Assistenti: sig. Preti di Mantova e Bahri di Sassari.
VAR e AVAR: sig. Meraviglia di Pistoia e sig. Mariani di Aprilia.
Note: stadio Ennio Tardini di Parma, spettatori 18.790 (di cui 13.151 abbonati e 1.082 ospiti). Ammoniti: 9′ st mister Gasperini (A) per proteste, al 43′ st Ruggeri (A) per gioco falloso, al 48′ st De Roon (A) per gioco falloso. Espulso: al 9′ st mister Gasperini (A) per gravi proteste. Corner: 2-5 (1-4). Recupero: 1′ pt; 4′ st.