Entra in contatto:
Zion Suzuki con la sciarpa del Parma

Parma Calcio

Suzuki: «Il Parma mi ha voluto tanto, sono qui per subire pochi gol»

©Foto: Lorenzo Fava

Suzuki: «Il Parma mi ha voluto tanto, sono qui per subire pochi gol»

È il giorno di Zion Suzuki. Dopo il “biglietto da visita” mostrato negli ultimi 30 minuti ad Anversa, il nuovo portiere del Parma si è ufficialmente presentato, raccontandosi in occasione della conferenza stampa.

Davanti ai microfoni il portiere nippo-statunitense ha voluto dare fin da subito l’impressione di chi è sicuro dei propri mezzi e al tempo stesso determinato a migliorarsi in ogni singolo dettaglio. Dall’alimentazione alla lingua. A una settimana dal suo arrivo nel Belpaese, Suzuki (che ha sostenuto l’intera conferenza in giapponese, supportato da un traduttore) ha già lasciato un primo messaggio in italiano: «Grazie di essere venuti qua alla mia presentazione, sono felici di venire in una squadra con grande storia come Parma. Io darò il massimo per questa squadra» .

Il secondo acquisto estivo del mercato crociato, prelevato per circa 10 milioni dai belgi del Sint-Truiden, è stato introdotto dal messaggio (in italiano) del Managing Director Sport Roel Vaeyens, che ha dichiarato che «è un onore averlo qui nella nostra famiglia. Siamo felici che indossi la maglia del Parma Calcio».

Di seguito le dichiarazione rilasciate da Suzuki durante la conferenza stampa, a cui eravamo presenti anche noi di SportParma.

L’AFFETTO «Per la squadra fin dal primo ho sentito grande affetto da parte di tutti: non solo dai giocatori o dagli allenatori, ma da tutti quelli che lavorano per il Parma Calcio».

LA SERIE A «Il campionato è di livello altissimo, ci sono tanti buonissimi portieri che giocano in molte squadre. Darò il massimo».

PERCHÉ PARMA? «La cosa più importante è che il Parma Calcio mi ha voluto tanto: è stata la mia prima parola. Qui farò il massimo per crescere il più possibile. Ho seguito tante partite, ho visto tanti grandi club e ho imparato tanto. Il motivo per cui sono qua è perché la società mi ha voluto tanto. La squadra lotta in Serie A e io vorrei fare questa avventura con la squadra».

LE DOTI SEGRETE «La mia forza grande sta nei calci lunghi che posso sfruttare con la squadra. Ora sto capendo come si gioca con la squadra. I portieri mi hanno accolto benissimo, con questo gruppo posso migliorare».

LA CONCORRENZA CON CHICHI «Devo battere la concorrenza degli altri portieri, come in altre squadre, è normale. Io faccio del mio meglio. Vorrei contribuire alla squadra per come gioca il mister».

AMBIENTAMENTO «Io ho appena fatto una settimana di allenamento, sto capendo e sto studiando. Come gioca in difesa, così si giocava anche nel Sint-Truiden. La cosa più importante è subire meno gol».

CITTÀ E STORIA «L’impressione della città è che come si mangia a Parma è fantastico, meglio di così non si poteva! Mi trovo benissimo, la gente è molto simpatica. So che hanno giocato qui sia Nakata che Buffon, ma prima che io nascessi… non li ho visti giocare bene. Ma so che hanno fatto la storia, spero di giocare bene come loro e che la gente si ricorderà di me».

QUANTE PARTITE? «Numeri non ne darei. Tutti i giocatori voglio giocare dalla prima partita, ma di percentuali non le posso dire. Vorrei giocare più partite possibili, mi allenerò per questo».

PRESSIONE «Capisco, se ne parla tanto. L’unica cosa che posso fare io è giocare e allenarmi al meglio possibile».

CLUB INTERNAZIONALI «Parma è una società internazionale, molti parlano inglese e questo può aiutare. Però io già cominciato le lezioni di italiano, spero di imparare al più presto possibile».

LA GARA DI ANVERSA «Ho giocato mezz’ora, entrare in corsa non è facile. Però direi che è andata molto bene, ho fatto die parate, uno dei mi punti di forza. Direi che è andata molto bene».

Commenti
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità

Altri articoli in Parma Calcio