Non usa mezzi termini, Damiano Tommasi (presidente AIC), per bocciare l’accordo e la conseguente proposta della Lega di serie A sul taglio degli stipendi a causa dell’emergenza coronavirus (leggi qui). “È una proposta vergognosa e irricevibile”. Così l’ha definita il numero dell’Assocalciatori. Alle sue parole si sono aggiunte quelle del vicepresidente AIC, Umberto Calcagno: “È chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi – ha spiegato a Gazzetta.it -. L’unica parte rilevante del comunicato della Lega è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori”.
Nessuna schiarita, dunque, da una parte le società, i loro debiti e lo spettro di una gravissima crisi finanziaria, dall’altra i calciatori che fanno muro. L’unica via d’uscita, come tra l’altro previsto nel documento stilato oggi dalla Lega, è la negoziazione tra singole società e giocatori.
In mattinata Tommasi aveva scritto un lungo post su Facebook in cui spiegava che “nessun calciatore pensa di vivere in un altro mondo, visto che l’emergenza colpisce l’intero pianeta. Se si chiudesse anticipatamente tutto in serie A, non ci sono dubbi sul fatto di andare incontro alle società, soprattutto per avere un posto di lavoro da settembre in avanti. Qui sembra che il vero problema del momento siano gli stipendi dei calciatori: no, il vero problema è riuscire a rimettere in moto la macchina e soprattutto mantenerla in vita con gli introiti avuti sino ad oggi”.