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RADU: «Parma è nel mio destino»

RADU: «Parma è nel mio destino»

Settimana di presentazioni di in casa Parma. Dopo Caprari oggi è stato il turno di Ionut Radu (domani tocca a Regini). Ecco le parole del portiere arrivato in prestito secco dall’Inter, dopo aver disputato la prima parte della stagione al Genoa.

SPIRITO DI SACRIFICIO: “Sono molto contento della scelta che ho fatto, arrivo a Parma con spirito di sacrificio per lavorare e ottenere il massimo possibile; sono qui per dare una mano alla squadra per raggiungere l’obiettivo”.

IL DESTINO: “A me piace tantissimo giocare con i piedi, al giorno d’oggi ogni grande squadra lo fa: piano piano si vuole arrivare a quei livelli. Al Genoa non si è rotto nulla, alla fine sono scelte tecniche e le ho sempre rispettate. Credo che il destino abbia voluto così: la prima volta che ho messo piede su un campo di calcio in Italia è stato qui a Parma quando avevo 15 anni per fare un provino e il destino ha voluto che tornassi qui”.

L’ASPETTO MENTALE: “Sono sempre pronto, devo sempre dare il massimo in campo per convincere il Mister e dare una mano alla squadra. Devi sempre dare tutto con il massimo impegno, poi è il Mister a decidere. Il mio punto di forza ma anche sul quale devo continuare a lavorare è l’aspetto mentale, migliorando quello si migliora tutto”.

LA TRATTATIVA: “Stavo andando all’Inter in sede a parlare del mio futuro, poi è arrivata la telefonata del Parma e a quel punto non c’è stato molto da decidere, perchè qui c’è un grande gruppo e questo lo si vede dai risultati che questa squadra ha fin qui ottenuto. Devo lavorare su me stesso su tutti i punti di vista, cerco sempre di migliorare sul piano personale e se poi fai bene questo è positivo sia per la squadra che per me”.

LA LAZIO: “Per ora sto vivendo molto bene questa settimana. Contro la Lazio è una gara dove chi vuole di più vince, giochi contro una delle più forti del campionato quindi devi mettere più impegno e concentrazione che nelle altre partite, quindi dobbiamo restare uniti come sempre come gruppo”.

 

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