Parma Calcio
Qualcosa è cambiato. Esordio vincente per Chivu: Parma batte Bologna 2-0

La 26ª giornata, in cui al Tardini si è disputato il derby tra Parma e Bologna, arride al neo mister Chivu: in attesa dell’Empoli, il 2-0 contro i felsinei schioda i ducali dal terzultimo posto.
Lecito chiedersi: bastava così poco? Contro un Bologna, oggi modesto, il Parma di Chivu è tutto ordine, concretezza e buon senso: la vittoria matura da soli 200 passaggi (38 di Suzuki, di cui 24 lunghi) e una fase difensiva mai così attenta e precisa. Altra cosa nuova: l’ex Roma e Inter dimostra di aver studiato (bene) gli avversari; sapendo che la manovra del Bologna di Italiano si dispiegava quasi solo sulle fasce, non c’è stata alcuna vergogna ad accettare la superiorità territoriale del Bologna (26 a 74 la percentuale di possesso palla) e nel difendere a ridosso dell’area, spesso con una linea di 5, se non addirittura di 6. Bonny, spesso costretto a duellare ferocemente tra la morsa dei centrali rossoblù, è stato innescato per vie centrali.
Viene da domandarsi se, in soli quattro allenamenti, il Parma abbia acquisito tutte quelle caratteristiche caratteriali e di esperienza che fin qui erano valse un mesto 18° posto. Un gioco reattivo, più confacente alle caratteristiche dei giocatori e della situazione di classifica, si è tradotto nel gol del 2-0 e negli uomini che lo hanno realizzato: Man e Sohm.
Fase difensiva, carattere, cambi azzeccati e vittoria: in una sola partita Chivu sembra aver già portato tutto ciò che serviva.
LE SCELTE Alla prima panchina in A e col Parma, Chivu percorre la strada del buon senso: nessuno sconvolgimento nell’undici-tipo. Obbligati i centrali di difesa, Balogh e Valenti; dei tre nuovi centurioni crociati (premiati nel pre-gara) giocano solo Bernabé e Bonny, e non Mihaila infortunato. Infine, nessun nazionalismo di sorta: Man in panchina, gioca Almqvist.
Italiano propone un inedito 4-3-3, con Pobega e capitan Freuler da invasore, nonché primo disturbatore della costruzione crociata.
DIFESA, CONTROPIEDE E BONNY Un inizio scoppiettante – con occasioni da ambo i fronti nonostante l’unico tiro sia di Ndoye – diventa presto una ferita per i cuori gialloblù: al 3′ Bernabé si accascia a terra e la sua partita finisce qui. La sfortuna si accanisce contro il 10 catalano, rientrato (e stressato?) da due settimane; entra Estévez, che si mette subito in cabina di regia, con Keita mezz’ala. La sostituzione smorza i ritmi, favorendo il Bologna, che prende campo: la pressione costante esercitata sulla retroguardia di casa non esita, però, in grandi occasioni. D’altro canto, pure le ripartenze del Parma, con Bonny e Almqvist, non portano a granché. Evidente la maggior prudenza riservata alla fase difensiva, in cui, dopo parecchio tempo, si vedono terzini in copertura e marcature preventive.
La prima occasione degna di nota arriva al 25′, ma l’incornata di Cambiaghi termina a lato; sempre di testa, dopo 5′, l’altra chance rossoblù, per Lucumì, da corner. Sotto il cielo che va ingrigendosi, un baglio di luce è del Parma: al 35′, una ripartenza crociata porta tanti uomini nei pressi dell’area felsinea e Beukema, in apprensione su Bonny, tocca la palla con la mano. Rigore. Dal dischetto, sotto la Nord, il francese ritrova quel gol che mancava dal 9 novembre contro il Venezia. Il Tardini esplode in un urlo di gioia.
Il Parma si ritrova in vantaggio dopo quasi un mese dall’ultima volta (quella contro il Milan), ma soprattutto, dopo 11 partite e 83 giorni, conclude i primi 45’ avanti nel punteggio: allora fu contro la Lazio e vinsero i crociati.
ASSIST-MAN, SOHM-GOL Senza farsi prendere da entusiasmo eccessivo, nella prima metà della ripresa, il Parma dà l’impressione di aver acquisito anche quella maturità e quella sagacia che mancavano. Se possibile, i ragazzi di Chivu soffrono ancor meno dei primi 45′ e congelano la partita, riuscendo addirittura in un’ottima gestione del pallone. A onore del vero, bisogna riconoscere la mano leggera di Abisso nei riguardi di Cancellieri, reo di un brutto fallo su Cambiaghi poco dopo aver ricevuto il primo giallo: meritava il secondo. Chivu non ci pensa su e lo toglie subito.
La prima conclusione, sbilenca per giunta, del Bologna arriva al 70′, ma da il là alla reazione ospite: Orsolini pericoloso, stavolta da dentro l’area.
Il secondo indizio del rinnovamento, spirituale e non solo, è il gol del raddoppio: Man si avventa rapace su un passaggio errato del Bologna, cavalca nella metà campo avversaria e lancia Sohm per il 2-0.
Parma spietato, che ha realizzato due gol dalle uniche due big chances (lo dimostrano anche i 4 tiri, contro i 16 ospiti). Ci sarebbe spazio anche per il terzo gol, che avrebbe suggellato una ripresa totalmente controllata dai gialloblù, ma Ravaglia salva in uscita bassa su Man.
Pace fatta anche con un “Tardini” mai così su di giri. Era così semplice.
PARMA–BOLOGNA 2-0
Reti: pt 37′ Bonny (r); st 34′ Sohm
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Balogh, Valenti, Valeri; Sohm, Bernabé (5′ pt Estévez; 35′ st Camara), Keita; Almqvist (35′ st Løvik), Bonny (35′ st Pellegrino), Cancellieri (20′ st Man).
A disposizione: Marcone, Corvi, Ondrejka, Hainaut, Haj Mohamed, Trabucchi, Plicco. All.: Chivu.
BOLOGNA (4-3-3): Ravaglia; Calabria, Beukema (38′ Dominguez), Lucumì, Miranda (21′ st Lykogiannis); Moro (38′ st Ferguson), Freuler, Pobega (19′ st Fabbian); Cambiaghi (21′ st Orsolini), Castro, Ndoye.
A disposizione: Skorupski, Bagnolini, Erlic, Casale, El Azzouzi, Aebischer, Dallinga, De Silvestri. All.: Italiano.
Arbitro: sig. Abisso di Palermo.
Assistenti: sig. Baccini di Conegliano e sig. Rossi di La Spezia.
VAR e AVAR: Marini di Roma e Pezzuto di Lecce.
Note: Stadio Ennio Tardini, spettatori 19.510 (di cui 13.151 abbonati e 3.500 ospiti) per un incasso totale di 269.154,09 euro. Ammoniti: 2′ st Almqvist (P) per gioco falloso, al 5′ st Cancellieri (P) per gioco falloso, al 23′ st Calabria (B) per gioco falloso. Corner: 0-4 (0-4). Recupero: 2′ pt; 5′ pt.
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