Parma Calcio
PAGELLE: Keita una diga, Estévez dà sicurezze, Man trasformato
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Le pagelle di Parma-Bologna (clicca qui) premiano la grande prova collettiva, con particolare merito ai difensori.
Parma condotto con mano sicura dal debuttante Chivu, pienamente in controllo di quella che sembra già essere la sua squadra. Tutti sufficienti i voti: tra i singoli spiccano Bonny e Sohm, per i gol, ma anche i mediani Keita ed Estévez, oltre all’escluso Man, subentrato bene dalla panchina.
Ecco le pagelle di Sportparma.
SUZUKI 6 Un pomeriggio quasi inoperoso: l’unica parata (strepitosa) che sfodera è su Ndoye, vanificata da un offside. Curiosamente, è stato il crociato che ha effettuato più passaggi sia nel primo tempo (24) sia complessivi (38).
DELPRATO 7 Si fa anticipare di testa da Castro al 25’, ma è l’unica situazione in cui va in difficoltà. Per il resto, disputa una prestazione pugnace e ordinata: 3 falli commessi, 2 subiti e tante scivolate a sradicare il pallone dai piedi di Cambighi, prima, e Ndoye, poi.
BALOGH 6,5. Si spartisce con il compagno Valenti la marcatura di Castro, ma per lo più va a cercare i duelli negli anticipi dove si fa rispettare senza mai andare in affanno.
VALENTI 6,5 Ingaggia un bel duello rusticano, tutto argentino, con “el Toto” Castro: è anche una lotta psicologica che vince di mestiere.
VALERI 6,5 Fa un po’ specie che la migliore prestazione l’abbia disputata senza il suo mentore Pecchia: pochi palloni toccati, appena 10 passaggi effettuati, prestazione senza sbavature.
KEITA 6,5 L’infortunio di Bernabé lo costringe a cambiare subito posizione. E non è un male: da mezz’ala destra disputa la sua migliore performance stagionale. Toglie costantemente gli spazi ai rossoblù, costituendo insieme a Estévez una preziosa diga per la linea difensiva: 2 contrasti vinti, 3 falli.
BERNABÉ ng Il suo match, che era iniziato da mezz’ala destra, finisce dopo 2’30” per un guaio fisico. Sfortunatissimo.
(4’ pt) Estévez 6,5 Dimenticato e abbandonato da Pecchia dall’infortunio del 15 dicembre: riappare, dopo 5 panchine “silenziose”, e risponde nel migliore dei modi, facendo quello a cui aveva sempre abituato nelle 83 presenze crociate: scherma la difesa, sporca le line di passaggio, detta i tempi di gioco e si confronta con il mister. Equilibratore fondamentale.
(35’ st) Camara ng Fa densità nel finale.
SOHM 7 Fino al 2-0 era stato uno dei meno brillanti: la stanchezza iniziava a farsi sentire, ed è comprensibile perché quella odierna è stata la 18ª partita consecutiva giocata per 90’. Ma nel finale ha avuto la forza di fare un ultimo scatto per segnare il 4° gol del suo campionato. Stakanovista.
ALMQVIST 6 Sesta da titolare per lo svedese, che inizia molto bene il primo tempo e cala un po’ nella ripresa, condizionato forse da un fallaccio meritevole del giallo. Prestazione di attenzione e quantità: prezioso nelle letture preventive. Volitivo.
(35’ st) Løvik ng Entra per rinforzare la fascia sinistra.
BONNY 7 Torna a segnare, 105 giorni dopo l’ultima volta, trasformando con freddezza un rigore da lui procurato. Fa reparto da solo finché può con una prova di grande sacrificio. Ben tornato.
(35’ st) Pellegrino ng Debutta: giusto il tempo di fare 2 passaggi.
CANCELLIERI 6 Primo spunto, sebbene da dimenticare, dopo 27’ in un primo tempo fuori dal coro (appena 4 passaggi), ma di sacrificio. Al 50’ lascia i tacchetti sul polpaccio di Miranda: ammonito. Rischia il secondo giallo al 62’: Chivu lo toglie prima che arrivino altri guai, Matteo capisce e lo abbraccia.
(20’ st) Man 7 La mentalità con cui entra è diversa rispetto al passato: lo dimostra in occasione del 2-0, quando resiste a un fallo senza cadere a terra e confeziona un cioccolatino per Sohm, che non si fa pregare. Potrebbe segnare al 92’: Ravaglia non glielo permette. Trasformato.
All. CHIVU 7,5 Esordio da sogno in Serie A e sulla panchina crociata. La squadra entra in campo con buon piglio e non si abbatte dopo l’infortunio-lampo di Bernabé, che scompagina i piani. Il mister riordina le idee e non sbaglia alcuna mossa: mette un centrocampista (Estévez) per restituire sostanza alla mediana e telecomanda dalla panchina gli esterni, sempre pronti a farsi trovare in posizione per disinnescare le linee di passaggio avversarie. Ha lavorato sulla testa dei giocatori e anche sulla tattica, in soli 4 giorni: il risultato si è visto.
(In copertina, Simon Sohm in occasione del gol del 2-0 in Parma-Bologna – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
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