Dal campo ai palazzi della politica, aprile sarà un mese decisivo per le strategie del Parma e di Kyle Krause.
Un mese delicato che porterà il patron americano a viaggiare sul filo del rasoio, con il rischio di un’altra stagione fallimentare dal punto di vista sportivo, con conseguenze pesantissime anche sotto il profilo economico. Sì, perché un altro anno di serie B, con gli attuali costi di gestione, non è più sostenibile, in nessun angolo del mondo, neanche per un presidente facoltoso come Krause. E’ il motivo per cui il patron dell’Iowa ha congelato ogni decisione strategica sul futuro del club, a partire dalla scelta del nuovo direttore generale, posto rimasto vacante dopo le dimissioni di Julien Fournier (la decisione arriverà solo a fine campionato).
Scelte, compresi i rinnovi dei contratti in scadenza, che dipenderanno quasi esclusivamente dal raggiungimento o meno della serie A, traguardo sempre più difficile dopo le ultime sconfitte e prestazioni sconcertanti della squadra guidata da mister Pecchia, malgrado il distacco dall’ottavo posto sia di un solo punto.
Aprile, dicevamo, sarà un mese fondamentale: Palermo in casa, Cittadella e Modena fuori, Cagliari in casa. Al termine di questo periodo capiremo se il Parma potrà ambire veramente ad un poso nei playoff 2022-23. Allo stato attuale l’impresa sembra assai ardua, sebbene la sosta per gli impegni delle nazionali potrebbe aver rigenerato le batterie scariche di Buffon e soci. Almeno questa è la speranza di un’intera tifoseria.
L’altro fronte caldo è quello dello stadio. Il progetto di ristrutturazione del Tardini (ancora top secret) è finito impigliato nelle reti della politica locale, tra burocrazia, tentennamenti e raccolte firme che hanno rinviato l’atteso interesse pubblico da parte della Giunta comunale; in attesa di chiarimenti e scelte coraggiose (pro o contro il progetto) che facciano chiarezza su un argomento che rischia seriamente di diventare una “ridicola” telenovela, dopo le promesse elettorali, i presunti complotti e le presunte crisi politiche che fino ad oggi hanno generato solo un grande caos.
“Aprile dolce dormire” non è certamente il proverbio adatto per descrivere il prossimo mese. Anzi, l’esatto contrario.