Le dichiarazioni a caldo nel post partita di Parma-Brescia (clicca qui per le pagelle) dalla sala stampa dello stadio Ennio Tardini.
A presentarsi davanti ai microfoni l’allenatore gialloblu Fabio Pecchia e l’eroe di serata Enrico Delprato, Brescia invece in silenzio stampa voluto dal presidente Cellino come segnale nei riguardi della direzione di gara.
Presenti per SportParma Leonardo Gabelli e Lorenzo Fava.
PECCHIA «Una bella partita, una tappa di montagna perché c’è stato da scalare. La squadra, nella prima parte, è stata troppo accelerata. Siamo stati più sporchi, non per mancanza di qualità o atteggiamento ma perché andavamo più veloci. Nel finale abbiamo avuto grande spinta, la cosa più bella il centrale che crossa e il terzino che fa gol. Non ho fatto i cambi subito, perché la squadra aveva un certo equilibrio, invertendo gli esterni: non vedevo l’esigenza di cambiare.
Partita molto molto impegnativa, perché poi con il vantaggio loro hanno comunque continuato a mantenere, avendo anche momenti di dominio, ma nel secondo tempo siamo sempre stati nella loro metà campo. Ci sono tante componenti: molto combattivi nel primo tempo, nel secondo abbiamo mantenuto il pallone, avuto il sopravvento e trovato il gol con una buona pressione, dentro la metà campo con più qualità.
Maggior equilibrio con gli esterni sul loro piede forte perché loro sono stati più bravi di noi in alcune circostanze, invece noi l’abbiamo persa troppo facilmente e quindi abbiamo dovuto fare quasi sempre la fase di non possesso. Bello il gol, bella giocata che nasce da un recupero volenteroso di Charpentier. Cercavo di frenare Osorio, meno male che ogni tanto non mi ascoltano… (ride, ndr).
Mihaila? Ha fatto una partita di sacrificio e lavoro straordinaria, sono veramente felice perché ha un atteggiamento anche molto positivo, di aiutare la squadra e capire dove c’era il lavoro da fare. Vedere entrare Zagaritis, dopo tanti mesi, è la dimostrazione della professionalità e della serietà.
Il parapiglia dopo il secondo gol? Ho chiesto scusa a Rolando (Maran, ndr) perché conosco il suo modo di fare e di essere, per cui se ha fatto questa reazione il motivo c’è. Ho chiesto scusa a lui e tutto il Brescia perché evidentemente qualche comportamento dei miei ci deve essere stato. Con la partita in vantaggio dovevamo avere altri comportamenti. Quella è la voglia di giocare per vincere, ci riusciamo tante volte, quando non riusciamo deve essere uno stimolo per comportarsi in una certa maniera.
Anche l’espulsione ha agevolato, ma la fortuna arriva se te la vai a cercare. Ogni situazione è diversa, a livello tattivo il 4-2-4 l’avevamo già fatto con risultati alterni, ma mi piaceva la condizione di alcuni giocatori, soprattutto quella di Mihaila dopo l’ingresso a Terni.
Paura? i miei garantisco che non l’ho mai percepita, la sensazione è stata solo quella che a volte andassimo più veloci della palla. Il rigore di Benek e l’attesa precedente? Adrian è un grandissimo rigorista, ci può stare che lo sbagli. Ero nervoso? No lo sono sempre in queste situazioni.
Siamo ancora nel vivo della stagione, deve ancora finire e la parte più impegnativa è quella che ancora ci aspetta».
DELPRATO «Bel gol, come con il Pisa, ma ancora più bello perché ho chiuso la vittoria. Tre punti in una partita complicata, complimenti al Brescia perché ci ha messo in difficoltà, difendendosi bene. Noi abbiamo affrettato un po’ troppo la giocata, prendendo gol su una carambola al primo tiro in porta. Su questo dobbiamo migliorare, avere un po’ di pazienza. Abbiamo giocato bene, abbiamo spina mancando un po’ in lucidità ma si è conclusa nel migliore dei modi.
Vittoria decisiva no, ma dà soddisfazione è una partita in meno, adesso conta tanto. Scendiamo un campo una partita alla volta. Partita difficile, dopo il rigore sbagliato al termine del primo tempo. Nel secondo abbiamo giocato bene, pressato benissimo e trovato il gol. La cosa più strana è l’assist di Osorio: assist di Osorio e gol Delprato non si vede sempre. Negli ultimi minuti ti spingi in avanti per trovare il gol, come col Pisa. Se non si riescono a sbloccare subito diventa difficile. È un campionato che si sblocca anche in queste partita.
La classifica ci interessa, ovvio, ma non ci interessa se vince una o l’altra. Siamo concentrati sulla nostra partita e portare avanti quello che abbiamo cominciato da inizio anno.
Mi piace andare in area, Oso grande palla, è stato un bel gol. A prescindere dal gol è una vittoria importante. Mettiamo un altro tassello in una partita importante. Oltre alla soddisfazione personale. Prima dobbiamo conquistare la promozione sul campo. Il campionato è ancora lungo, ma da domani saremo già sul campo per preparare la partita contro la Feralpisalò. Non sono parole retoriche, ma è quello in cui crediamo veramente.
Nel primo tempo non siamo andati in grande difficoltà, loro hanno trovato il gol dopo il primo tiro in porta e noi forse mentalmente l’abbiamo accusato. Partiti bene nei primi 5-10 minuti, il gol l’abbiamo subito invece di segnarlo, sono cose che possono smorzarti l’entusiasmo. Ma non si può essere sempre perfetti, siamo stati bravi a non subire il secondo gol dopo l’1-0 perché poteva tagliarci le gambe».